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Vi racconto stranezze e irregolarità pro Erdogan nel voto in Turchia. Parla Zannier (Osce)

Il voto in Turchia – che ha visto prevalere Recep Erdogan e la sua proposta di riforma costituzionale – analizzato dal dal segretario generale dell’Osce Luciano Zannier al microfono di Ruggero Po. “E’ un voto in cui abbiamo registrato varie irregolarità“, ha commentato Zannier che poi ha aggiunto: “Il dato più preoccupante che abbiamo registrato riguarda, però, ciò che è accaduto nel corso della campagna elettorale“. Il segretario generale dell’Osce ha inoltre puntato il dito contro le restrizioni alla libertà di stampa e di espressione che si stanno verificando in Turchia: “Ci sono giornalisti in carcere e molte testate dell’opposizione sono state chiuse“.

Ecco cosa ha detto nel dettaglio Zannier nell’intervista rilasciata a Formiche.net.

 

ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:

COSA CAMBIERA’ CON IL PIL DEL BENESSERE NEL DEF

Un percorso interessante, ma che richiederà anche molto tempo“. Con queste parole Donato Speroni – giornalista e responsabile comunicazione dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ha commentato per la rubrica il “Senno di Po” di Ruggero Po le novità contenute nel Def (Documento di economia e finanza) del governo tra le quali è incluso il riconoscimento degli indicatori di benessere equo e sostenibile. “Un primo passo, introdotto quasi sperimentalmente“, ha osservato Speroni che ha, comunque, sottolineato l’importanza di questo passaggio: “Gli indicatori riconosciuti sono importanti perché riguardano il reddito medio disponibile, le diseguaglianze, la mancata partecipazione al lavoro e le immissioni di CO2 e di altri gas clima-alteranti“.

Ecco nel dettaglio cosa ha detto Speroni intervistato da Ruggero Po.

VI RACCONTO L’ULTIMO BALLETTO DEL TAR DEL LAZIO SUL GASDOTTO TAP

Il presidente del Tar del Lazio ha accolto con decreto l’istanza della Regione Puglia per l’annullamento, previa sospensione, delle note del ministero dell’Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando TAP all’espianto degli ulivi nell’area del cantiere di Melendugno. Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile.

Al momento risultano espiantati e trasportati altrove 168 ulivi (157 sono già stati trasportati nell’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, 11 sono provvisoriamente sistemati presso il deposito della società AlmaRoma). Tutti i restanti alberi “sono bloccati nell’area di cantiere e necessitano di cure; attività che ci è attualmente impedita dal gruppo più violento di oppositori accampato di fronte al cantiere (che questa notte ha devastato l’area producendo danni gravissimi al patrimonio paesaggistico e storico, si vedano i post su Facebook del Comandante dei Vigili Urbani di Melendugno).

 LA LEZIONE DELLA RAGAZZA DI FATIMA

“Non c’è costrizione nella religione”, recita il Corano. È un precetto evidentemente ignoto ai genitori di Fatima (nome di fantasia), la quattordicenne di Borgo Panigale di origine bengalese cui la madre ha rasato i capelli a zero perché non indossava il velo a scuola. Quando la preside dell’istituto frequentato da Fatima se n’è accorta, non ha esitato e, raccogliendo il grido di dolore della ragazza, si è rivolta ai servizi sociali. Ecco sul caso della ragazza il commento di Ruggero Po.

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