Terrore in Gran Bretagna. Risultato: 22 morti, 60 feriti. Il concerto della pop star Ariana Grande alla Manchester Arena è stato funestato da un attentato che si è tramutato in una strage, successivamente rivendicata da Isis.
DOVE E’ SUCCESSO
Erano le 22,35. Il concerto della pop star Ariana Grande si era appena concluso, le luci si erano alzate quando un’esplosione ha creato caos e dolore.
IL PRIMO BILANCIO
Il bilancio è tragico: 22 morti, circa 60 feriti morti. Soprattutto ragazze, fan della cantante americana. Molte vittime presentano ferite all’altezza delle gambe, probabilmente chiodi. Dopo l’enorme boato, la folla, circa 20 mila persone stipati nel secondo palazzetto più grande d’Europa, inizia a fuggire.
I PRECEDENTI
È il peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti.
LE IPOTESI INVESTIGATIVE
Una bomba farcita di chiodi o un attentatore suicida: sole le due ipotesi investigative. Quest’ultima sostenuta dalla Cnn che si spinge ad affermare che il kamikaze sarebbe stato già identificato. Sembra che l’attentatore si sia fatto esplodere alla fine del concerto di Ariana Grande, nell’area del foyer, mentre i giovani, stavano lasciando l’enorme auditorium. Nel momento in cui, forse, i controlli erano più deboli. L’indagine è stata affidata alla North West Counter Terrorism Unit. Ma rinforzi dell’antiterrorismo di Scotland Yard sono stati inviati da Londra durante la notte.
(articolo aggiornato alle ore 14)