L’ultima supercazzola (scusate il termine “tecnico”) del Pd, di Fi e del M5S, è stata formalizzata ufficialmente ieri dal capogruppo Ettore Rosato (neoportavoce di tre partiti?), ovviamente nella terza camera vespiana.
“Escludo assolutamente che si vada all’esercizio provvisorio”, ha detto Rosato, che poi ha indicato il percorso. Cito testualmente dai lanci delle agenzie di stampa: “Il governo uscente presenta la legge di bilancio con dentro i grandi principi e le misure per evitare che scattino le clausole di salvaguardia con l’aumento dell’Iva, poi il nuovo governo farà nello specifico le determinazioni del caso”. Insomma, per Rosato “se c’è un minimo di senso di responsabilità nel prossimo parlamento dopo le elezioni, l’esercizio provvisorio non scatterà e si approverà la legge di bilancio. Dopo di che il governo potrà fare tutti gli sforzi per riempire di contenuti dettagliati la manovra”.
Siamo dinanzi a una grottesca presa in giro, degna di un consiglio comunale di avvinazzati di paese.
Ve lo immaginate un governo, a Camere sciolte, in pieno disbrigo degli affari correnti, che partorisce una legge di bilancio, ma senza precisarne i contenuti in dettaglio? Tutto questo, nel pieno di una campagna elettorale, ovviamente…
Insomma, si scrivono un po’ di paginette come legge di bilancio, e poi Dio provvede. Ma se dopo non c’è una maggioranza? Se si creano settimane o mesi di stallo post-voto? Se le forze politiche, nel corso della campagna elettorale, hanno per esempio massacrato quell’embrione di legge di bilancio? Chi li definisce, dopo il voto, i “contenuti dettagliati” di cui parla Rosato?
Non si tratta di capire se la Commissione UE accetterà o meno una barzelletta di questo tipo. Si tratta di capire quanto impiegheranno i mercati a farci a brandelli, usando il doppio innesco delle emissioni di titoli e della crisi bancaria. Ieri in Borsa c’è stato un primo segnale (meno 2%, in grossa caduta i titoli bancari, tra i pochi titoli in salita Mediaset).
Tanto vale chiamare subito la Trojka, così ci portiamo avanti con il lavoro.