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Leonardo/Finmeccanica, cosa può fare Profumo su Atr, Mbda e Spazio. Parla Contento (Uilm)

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“Leonardo ha bisogno di una svolta strategica per crescere ed incrementare le proprie competenze industriali e tecnologiche, e prodotti per competere sui mercati internazionali e incrementare l’occupazione”. È questa secondo Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm, la priorità per il futuro amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che si insedierà al posto di Mauro Moretti, durante l’assemblea del 16 maggio. Ma per realizzare tutto ciò servono una serie di accorgimenti all’interno delle sette divisioni dell’ex Finmeccanica. “Le singole divisioni sono organizzate e focalizzate esclusivamente sui  singoli business creando barriere che impediscono sinergie e cooperazioni”, sottolinea il segretario dei metalmeccanici. Ecco settore per settore, i consigli del leader della Uilm, Contento, in questa conversazione con Formiche.net.

AEROSTRUTTURE

Pur apprezzando i risultati raggiunti dall’attuale gruppo dirigente della divisione Aerostrutture di Leonardo, che dal primo gennaio 2016 ha assorbito parte delle attività di Alenia Aermacchi, per il recupero dei costi sulla maggioranza dei singoli programmi, Contento pone il problema delle strategie per il futuro di tutto il settore aeronautico per i quattro stabilimenti di Puglia e Campania: “Abbiamo chiesto al gruppo dirigente della divisione Aerostrutture di condividere con Leonardo l’urgenza di definire le politiche industriali dei prossimi decenni”. Quali? “Rafforzare la rete commerciale per acquisire nuove commesse; rafforzare ed incrementare le alleanze industriali a partire dal settore aeronautico; rafforzare i prodotti di proprietà; diventare i primi per la costruzione delle aerostrutture e sviluppare il nuovo Turboprop con un nuovo partner o progettarlo come Leonardo”, spiega il segretario nazionale della Uilm.

VELIVOLI

Con riferimento al settore Velivoli, che ha chiuso il bilancio 2016 in positivo nonostante alcuni parametri siano risultati inferiori al bilancio 2015, Contento dice: “Occorre potenziare il Customer Supporter & Services su tutti i prodotti. Acquisire entro il 2017 la maggioranza societaria dell’ATR con i francesi e far partire la progettazione del nuovo velivolo regionale”.

ELICOTTERI

Valori inferiori nel 2016 ai dati di chiusura 2015 sono stati riscontrati anche per la divisione Elicotteri, che gestisce progettazione, sviluppo, collaudo, produzione, supporto e commercializzazione dell’intera gamma di elicotteri di Leonardo. “La divisione Elicotteri sul civile è al secondo posto fra i produttori nel mondo e al quarto sui militari – spiega Contento – . Ma negli ultimi 3 anni ha registrato un calo di tutti i parametri industriali e finanziari, generato dalle vicende giudiziarie anche infondate e dal giudizio negativo dei  vertici della stessa Leonardo sulla ex Agusta Westland”.

ICT

Dello spin-off/Ict che fa capo a Leonardo, motivato dalla necessità di sviluppare un sistema informatico unico per tutto il gruppo, la Uilm condivide l’obiettivo, ma Contento rileva che tale scelta ha diviso le attività Ict in due branche, la prima legata ai business di prodotto e la seconda branca che fa capo a Leonardo e crea molta incertezza sulle prospettive industriali e sul futuro occupazionale degli 800 lavoratori coinvolti”. Contento ribadisce inoltre “la contrarietà ad eventuali scelte di cessione che ridurrebbero ulteriormente il perimetro e le competenze industriali del Gruppo”.

SETTORE SPAZIALE

Molto c’è da fare per il segretario nazionale della Uilm soprattutto nel settore Spazio: “Occorre consolidarne l’area, allineando le competenze nella manifattura, nei servizi e nei lanciatori in una filiera globale in grado di sostenere i mercati internazionali”. Tutta colpa di una gestione errata, spiega Contento: “Dopo tre anni di gestione dell’attuale vertice Leonardo non si conoscono ancora le scelte industriali sul settore spazio, al contrario, è emersa con chiarezza la scelta di “comoda attesa” delle decisioni del Governo. Di fatto Moretti ha rinunciato ad esercitare il proprio ruolo di fare scelte, proposte industriali e accorpamenti societari, anche attraverso acquisizioni che punterebbero a rafforzare ed equilibrare le competenze industriali con i francesi di Thales considerando che lo spazio è uno dei settori di avanguardia per strategicità e per il prestigio delle tecnologie abilitanti”.

MBDA

Nel futuro di Leonardo resta in bilico la quota di partecipazione in Mbda, il consorzio missilistico europeo di cui il gruppo italiano possiede il 25%, mentre Airbus e Baes Systems ne detengono il 37% ciascuna, che più volte Moretti ha pensato di cedere ai francesi di Airbus. Dalla vendita si stima che Leonardo possa ricavare un miliardo di euro.

Per Contento venderla sarebbe una scelta sbagliata. Perché? “Mbda rappresenta un enorme patrimonio economico e tecnologico per Leonardo. Ma non solo: costituisce anche uno strumento di politica estera per il nostro Paese. Esistono Stati – come esempio il Qatar ed il Kuwait – che richiedono esclusivamente i sistemi missilistici italiani e non quelli prodotti da altri. Quindi, si tratta sia di una questione di natura squisitamente geopolitica, sia di massa critica che di capacità industriale per la costruzione della futura difesa europea”.

SETTORE AERONAUTICO

Ciò che preoccupa il segretario dei metalmeccanici sono soprattutto le incertezze di strategia industriale e la mancanza di investimenti all’interno delle sette divisioni di Leonardo, in particolare sul settore Aeronautico. “È necessario rafforzare le competenze sui prodotti di proprietà, le alleanze con i partners a partire dalla Boeing, per acquisire maggiore attività DASH 9 e sul futuro modello “797” e anche su altri programmi”, commenta Contento. Mentre con i francesi di Airbus “va definito l’accordo di acquisizione della maggioranza dell’attuale società sull’ATR da parte di Leonardo e far partire la progettazione del nuovo Turboprop con i francesi oppure solo come Leonardo”.

SINERGIE GOVERNATIVE

“È necessario – conclude Contento – coordinare le scelte con governo e forze armate italiane per realizzare accordi congiunti con i partner per il futuro sviluppo e rafforzamento della difesa Europea, a partire dallo sviluppo dei velivoli ‘Unmanned’”.

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