Édouard Philippe è il nuovo primo ministro della Francia, scelto dal neo-presidente Emmanuel Macron. Sindaco di Le Havre, deputato del partito di centrodestra I Repubblicani e amico personale di Macron, Philippe è stato sostenitore di Alain Juppé e ora può essere definito un neo-gollista conservatore. Secondo la stampa francese, la nomina di Philippe è una vera sorpresa.
LA STRATEGIA DI MACRON (VERSO LA DESTRA)
La strategia di Macron sembra però chiara: con la scelta di Philippe il leader di En Marche! cerca di conquistare gli elettori di destra, in vista delle prossime elezioni legislative del mese di luglio. Un ponte verso l’ala più moderata dei Repubblicani. Tuttavia, Philippe è considerato un politico di scarso peso a livello nazionale.
UN POLITICO DI POCO PESO?
Nato a Ruan nel 1970, Philippe è un volto nuovo e giovane nella classe politica francese; è parte del rinnovamento politico che ha promesso Macron in campagna elettorale. I colleghi parlamentari lo definiscono un “puro centrista”, “un esempio della destra umanista”. Ha esperienza in Parlamento e nella gestione pubblica, ma non è molto conosciuto. Quando ha saputo la notizia della nomina, Juppé ha detto che lui però resterà fedele ai Repubblicani e ai candidati del proprio partito.
TRA IL PUBBLICO E IL PRIVATO
Dopo la laurea in Scienze politiche alla Sciences Po, anche Philippe – come Macron e Valls – ha frequentato l’Ecole Nationale d’Administration (Ena). Phillipe militò negli anni Novanta nel Partito Socialista per due anni ed è stato sostenitore del socialista Michel Rocard. In un’intervista a Le Point, Philippe ha detto: “Sono cresciuto in un ambiente di sinistra, che aveva un lato socialdemocratico perfetto per me”. Poi, come lo stesso Macron, il nuovo premier della Francia ha lavorato nel settore privato: faceva parte dello studio legale americano Debevoise & Plimpton ed è stato lobbista del gruppo nucleare Areva.
PREMIER CON PADRONANZA DEL TEDESCO
Philippe ha vissuto molti anni a Bonn, dove il padre dirigeva l’Istituto Francese, anche per questo parla perfettamente tedesco. “Un requisito indispensabile per la nuova presidenza francese”, sostiene la stampa locale. “Philippe è intelligente, vivace e a volte anche un po’ pazzo”, ha dichiarato all’agenzia Afp un ex collega di Philippe. Il giornalista Gael Tchakaloff descrive il nuovo premier come “un arrogante, freddo, con eccesso di fiducia in se stesso e nell’ambizione che ha”.
Appassionato di boxe (come Macron, qui l’articolo su tutte le passioni del presidente francese), Philippe è anche uno scrittore: ha scritto due romanzi di fantapolitica e per mesi ha avuto una rubrica nel quotidiano di sinistra Libération. Philippe ha tre figli ed è sposato con Edith, insegnante alla Sciences Po.