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Vaccini, tutte le novità del decreto del governo sull’obbligo a scuola

I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. Altrettanto obbligatori saranno nelle scuole elementari, ma in questo caso sono previste sanzioni molto ingenti. È quanto stabilisce il decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri.

I NUMERI DI LORENZIN

Il decreto rende obbligatorie una serie di vaccini che finora erano stati semplicemente raccomandati. «Le vaccinazioni obbligatorie diventano 12″, ha spiegato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che spingeva fino all’età dei 10 anni a differenza del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, attestata fino ai 6 anni. Tra le vaccinazioni ci sono anche vaccini importanti come contro il morbillo e la meningite che diventeranno obbligatori, attraverso modalità transitorie per consentire alle famiglie di adeguarsi gradualmente. Il decreto sui vaccini si è reso necessario anche perché negli ultimi mesi “ci sono state diverse decisioni delle Regioni su questo punto e il governo intende dare un indirizzo generale”.

LE PAROLE DI GENTILONI

«Per la scuola dell’obbligo la mancanza di documentazione sui vaccini produrrà da parte dell’autorità scolastica sanzioni dalle dieci alle trenta volte maggiori di quelle esistenti», ha spiegato il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri illustrando i contenuti del decreto sui vaccini: “La mancanza di misure appropriate e il diffondersi di teorie antiscientifiche ha provocato un abbassamento dal punto di vista della protezione. Non si tratta di uno stato di emergenza ma di una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere”.

IL LIBRETTO

All’iscrizione presso qualunque istituto, cioè da 0 a 16 anni, bisognerà presentare il libretto vaccinale. Se non di è in regola con le vaccinazioni o si è in lista di attesa, la scuola deve riferire all’Asl, questa chiama la famiglia, gli dà un tot di giorni per vaccinare. Se questo non avviene, scatterà una sanzione molto elevata. Che per chi non è in regola si ripeterà ogni anno»


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