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Filippo Facci, l’Islam e i vampiri

Facci

Probabilmente Filippo Facci ha esagerato nei toni e nelle parole dell’articolo contro l’Islam che gli è costato la sospensione da parte dell’Ordine dei giornalisti. È politicamente e professionalmente corretto, invece, definire “sanguisughe”, “vampiri” persone che godono di trattamenti pensionistici conformi alle norme a suo tempo vigenti?

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Nel Parco pubblico dove mia moglie ed io portiamo a passeggio il nipotino ci sono alcune piccole giostre, attrezzate con una ventina di pezzi ciascuna: dai cavallucci, alle automobiline, alle motociclette, alle figure dei cartoni animati e via così. Immaginiamo che un cronista di un quotidiano locale a corto di argomenti venga inviato tutte le mattine nel Parco per un pezzo di colore sulle giostre. Al nostro – oltre a vincere la noia – occorrerebbe un bel po’ di fantasia per scrivere ogni giorno un articolo diverso. La giostra gira sempre nello stesso modo, i bambini sono più o meno quelli del giorno precedente; magari sono vestiti diversamente; taluni cambiano spesso il pupazzo su cui sedersi; altri invece sono affezionati ai soliti. Talvolta sono i piccoli sono in compagnia dei nonni, i quali si scambiano qualche parola di circostanza (di cui il cronista prende diligentemente nota). Poi ci sono gli scoop. Perché quel ragazzino biondo che andava sempre sull’autobotte (in miniatura) dei pompieri, ha cambiato addirittura giostra? Pare che la madre abbia avuto un diverbio con il giostraio, il quale è indagato perché fa salire gratis il figlio di un vigile urbano del quartiere, in cambio di una certa tolleranza per gli orari di apertura e di chiusura. Che cosa c’entra questa storiella di vago sapore deamicisiano? È semplice: il lavoro dei grandi giornalisti parlamentari (coloro che bivaccano nel Transatlantico a Montecitorio tampinando l’uomo o la donna del giorno) e dei sopraffini commentatori politici (che stanno nelle redazioni dei quotidiani a far riposare il cervello prima di mettersi a scrivere un pezzo da Premio Pulitzer) non è molto diverso da quello dell’oscuro cronista di provincia, inviato al Parco pubblico. Anche loro devono inventarsi tutti i giorni un articolo su ciò che accade (più o meno nello stesso modo) nella giostra del Paese e cucire, con fogge ogni volta differenti, i soliti quattro stracci della politica nostrana.

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Ma davvero è possibile un’alleanza Grillo-Salvini, per giunta vittoriosa? Se Dio vuole punirci ci mandi almeno le “dieci piaghe” con cui convinse il Faraone a lasciare partire gli ebrei verso la Terra promessa.

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Le dieci piaghe d’Egitto

1. Tramutazione dell’acqua in sangue (Es7,14-25)
2. Invasione di rane dai corsi d’acqua (Es7,26-8,11)
3. Invasione di zanzare (Es8,12-15)
4. Invasione di mosche (Es8,16-28)
5. Morìa del bestiame (Es9,1-7)
6. Ulcere su animali e umani (Es9,8-12)
7. Pioggia di fuoco e ghiaccio (Grandine) (Es9,13-35)
8. Invasione di cavallette/locuste (Es10,1-20)
9. Tenebre (Es10,21-29)
10. Morte dei primogeniti maschi (Es12,29-3

A parte l’ultima piaga, che vorremmo ci fosse proprio risparmiata, le altre nove sono senz’altro meglio di un Governo Casaleggio-Salvini.


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