Skip to main content

Salman Abedi potrebbe aver agito da solo a Manchester

Dopo 16 arresti, alcuni rilasci, e una direzione netta data all’indagine fin dall’inizio, mercoledì la polizia inglese ha fatto sapere ufficialmente che Salman Abedi, l’attentatore di Manchester, potrebbe aver agito da solo.

L’idea che fosse “il mulo” di una rete terroristica inviata dallo Stato islamico (che ha rivendicato l’attacco) per colpire nel Regno Unito resta in piedi, ma le prove finora dicono che Abedi – padre e fratello arrestati in Libia, il primo sospettato di voler colpire l’Onu a Tripoli per conto dell’IS – ha fatto tutto da solo quella sera, appena finito il concerto di Ariana Grande.

L’ipotesi dell’attivazione della cellula operativa è quella che, poco dopo l’attentato, ha portato le autorità inglesi ad alzare al massimo il livello di minaccia terroristica, temendo altri attacchi imminenti nei giorni successivi al 22 maggio.

Le indagini dell’antiterorrismo hanno ricostruito molti degli ultimi spostamenti dell’attentatore e per questo dicono che probabilmente non ci sono stati complici nell’azione alla Manchester Arena. Resta confermato il suo rientro dalla Libia quattro giorni prima dell’attacco, ma non è chiaro il collegamento e i contatti con lo Stato islamico.

È stato lui stesso a costruire la bomba, dopo aver ricevuto istruzioni tecniche da qualche addestratore baghdadista, oppure è stato materialmente aiutato da qualcuno? Russ Jackson, che sovrintende alle indagini che coinvolgono oltre 1000 agenti, ha detto in uno statement che Abedi ha acquistato da solo la gran parte dei componenti con cui è stata fatta la bomba. Ma c’era, c’è, un esperto che ha aiutato nell’assemblaggio dell’esplosivo TATP?

“Quello che è chiaro”, dice Jackson è che molti dei suoi movimenti e delle sue azioni sono state fatte da solo durante i quattro giorni prima dell’attentato”, ma non è possibile ancora avere l’informazione “vitale” sul se fosse stato parte di un network – di cui la polizia aveva parlato fin da subito dopo l’attentato. L’indagine prosegue, dice il detective capo, ma servirà tempo per capire completamente quel che è successo.

(Foto: Twitter, @gmpolice, il minuto di raccoglimento per l’attentato al quartier generale della polizia)


×

Iscriviti alla newsletter