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Riforma lavoro autonomo, cosa c’è di nuovo su smart working e occupazione occasionale

Di Alessandro De Palma
smart working

Da martedì è ufficialmente in vigore (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2017) il chiacchieratissimo “Jobs Act degli autonomi” contenente – oltre a varie disposizioni volte a tutelare il lavoro autonomo non imprenditoriale – anche un’organica disciplina del lavoro agile (c.d. “smart working”).

Ma il legislatore italiano, in questo caso, ha legiferato a posteriori: la norma, infatti, giunge piuttosto in ritardo rispetto ad uno sviluppo, in concreto, del fenomeno da parte delle imprese italiane (si parla, infatti, di almeno 250mila lavoratori già interessati da questa modalità di svolgimento della prestazione lavorativa).

Ciò che la nuova legge disciplina, tra le altre cose, è la sicurezza sul lavoro (è necessario consegnare al lavoratore un’informativa scritta contenente i rischi generali e specifici cui il lavoratore è esposto) e la forma (necessariamente scritta) dell’accordo. Ancor più rilevante, poi, la possibilità di stipulare l’accordo tanto a termine quanto a tempo indeterminato (con possibilità di recesso, in quest’ultima ipotesi, con preavviso non inferiore a 30 giorni) nonché l’obbligatorietà (parrebbe) dell’individuazione dei tempi di riposo e delle misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

Resta da capire, a questo punto, se e quanto la nuova legge incrementerà lo sviluppo di questo nuovo modo di lavorare.

LAVORO OCCASIONALE 

Non sappiamo se e in che termini verrà concluso l’iter legislativo. Ma una preliminare considerazione parrebbe inevitabile: tra stringenti limitazioni circa il perimetro dei soggetti potenzialmente fruitori di tali istituti ed una accentuata “procedimentalizzazione” dell’utilizzo stesso, dubitiamo fortemente che questi nuovi strumenti -così come ad oggi disciplinati- possano efficacemente colmare il vuoto lasciato dai voucher. Ci auguriamo di sbagliare…

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