Skip to main content

Ecco perché Silvio Berlusconi non esulta troppo dopo le elezioni comunali

E’ sorprendente e ammirevole la saggezza di Berlusconi. Non esulta per il risultato alle amministrative dove – e’ inutile fare giri di parole – il centrodestra è il vincitore al primo turno (ma il Pd non è, affatto, lo sconfitto).

Non esulta, a ragione, perché sa che, in elezioni politiche generali, la coalizione di centrodestra che ha vinto le amministrative non sarebbe propulsiva. E sarebbe meno competitiva che nelle elezioni locali. L’imprinting di Lega e Fratelli d’Italia sul centrodestra le toglie espansività e competitività tra gli elettori moderati.

Berlusconi, dopo le elezioni francesi, vede davvero nel lepenismo l’incubo da evitare per Forza Italia. Anche perché sa altrettanto bene che, in elezioni politiche generali, il voto dell’antipolitica e della protesta anti-europeista e populista tornerà a riaggregarsi, probabilmente, intorno ai 5 Stelle. Salvini e Meloni non hanno la forza di spostare questo voto sul centrodestra. Per questo Berlusconi non esulta. Sa che, in elezioni politiche generali, la “coalizione” di centrodestra con Lega e sovranisti non rappresenta il modello per vincere.

Lui, per questo, vorrebbe un proporzionale dove Fi correrebbe da sola e punterebbe a fare il pieno dei voti moderati. Che, questa è la novità che Macron ha messo in luce, sono assai più numerosi dei voti populisti. E, come Macron insegna, sono alla ricerca di un riferimento: contro l’estremismo, il pessimismo, la radicalizzazione, a favore della crescita e dell’Europa unita. Perfino May in Gran Bretagna ha subito questo malcontento dei moderati. Che in Francia ha fatto, invece, la fortuna di Macron. Berlusconi sta mostrando, ancora una volta, di essere politicamente piu’ acuto dei suoi tanti critici. Lui punta ai moderati per tornare protagonista.

Berlusconi e Renzi hanno, paradossalmente, lo stesso problema: per vincere e andare al governo occorre evitare coalizioni di destra (Berlusconi) o di sinistra (Renzi). Le coalizioni che vincono oggi in Europa sono quelle alla Macron.


×

Iscriviti alla newsletter