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Come fa rinascere l’Appennino?

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Missione: Rinascita dell’Appennino. Rilanciare le aree terremotate tramite progetti rivolti alle imprese, alle scuole e agli operatori turistici del territorio, che verranno presentati a Portonovo (Ancona) tra il 20 e il 22 luglio, in occasione del summit del comitato scientifico della Fondazione Aristide Merloni. Ieri a Roma, la conferenza stampa della due giorni, alla quale hanno partecipato Enrico Letta, presidente del comitato scientifico, e Francesco Merloni, presidente della Fondazione. “Il pubblico – ha spiegato Letta – ha i suoi doveri, le sue iniziative e i suoi tempi, ma se tutti i componenti della società civile, ognuno con la sua forza e capacità, si impegnano, molte cose concrete positive possono avvenire”. Questo il messaggio che emerge da questa iniziativa, basata interamente sul volontariato.
Rinasco (questo il nome del progetto) conferma il ruolo svolto dalla fondazione Merloni sin dagli anni ‘60”, ha sottolineato il presidente, “un impegno proattivo per il territorio e a favore dell’inclusione sociale, con interventi straordinari in caso di situazioni di particolare crisi come quella che si sta verificando dopo il sisma”.

IL COMITATO SCIENTIFICO

Del comitato fanno parte, tra gli altri, Sultan Bin Saeed Al Mansoori (ministro dell’Economia del governo degli Emirati Arabi Uniti), Joaquin Alumnia (commissario europeo per la concorrenza 2010-14), Maria Chiara Carrozza, Ferruccio de Bortoli, Andrea Gavosto e Luigi Gubitosi; gli ex presidenti del Comitato scientifico, Romano Prodi e Giuseppe De Rita, e il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova. All’assemblea di Portonovo è prevista, inoltre, la presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini e del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

I PROGETTI

Tra i progetti anticipati ieri, l’elaborazione di mappe dinamiche per il monitoraggio geologico dell’area, la sperimentazione di sistemi per fornire in tempo reale informazioni sulla posizione di servizi del territorio utili in caso di emergenza e la nascita di un presidio sanitario per svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali. Prevista per il prossimo anno anche un’esposizione nelle Marche con la scultura “Amore e Psiche” del Canova, che l’Ermitage presterà, e un’omonima scultura lignea, copia dell’opera del Canova, rimasta intatta durante il terremoto che ha colpito San Ginesio. In programma inoltre partenariati con gli attori socio-economici dell’Appennino per il rilancio delle piccole imprese, in collaborazione con Censis: da un’analisi dell’istituto di ricerca, sono stati individuati dieci gruppi di interesse socio economico – tra cui allevatori, amministratori, scuole, operatori del turismo – a cui destinare progetti di scopo per il rilancio dell’area.

“Queste iniziative nascono dalla visione di un imprenditore che ha ben chiara l’importanza delle zone appenniniche per il sistema Italia: non mi riferisco solamente al potenziale economico di queste aree, ma anche all’aspetto culturale e identitario”, ha detto Enrico Letta, che ha aggiunto: “La concretezza delle proposte e l’orizzonte allargato, sia in termini temporali sia contenutistici, sono alla base dei lavori del comitato scientifico: la rinascita dell’Appennino richiede un cambio di paradigma”.

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