Primi passi a tre fra Italia, Francia e Germania per una maggiore cooperazione in Europa sui migranti che arriva dalla Libia nel nostro Paese. Sono stati compiuti ieri dopo un incontro fra il ministro dell’Interno Marco Minniti, il suo omologo francese Gerard Collomb, quello tedesco Thomas de Maizière e il commissario Ue, Dimitri Avramopoulos.
LE PROSSIME TAPPE
Ma ora occorrerà vedere se l’intesa di massima sarà davvero approvata nel prossimo vertice europeo a Tallin giovedì prossimo superando le ostilità dei Paesi dell’est e del nord Europa. I quattro hanno lavorato insieme alla stesura di un “approccio coordinato” alla questione migranti per alleviare la pressione sulle coste italiane, che aveva portato, mercoledì scorso, alla minaccia del governo italiano di “chiudere i nostri porti” alle navi straniere.
I PUNTI DELL’INTESA A TRE
Nello specifico – nel comunicato stampa diffuso oggi dal ministero dell’Interno a seguito del summit – si afferma che “è stata espressa una forte solidarietà all’Italia che fa fronte ad un numero crescente di arrivi“. Quindi sono state concordate alcune misure. In particolare è stato previsto di:
– “elaborare un codice di condotta per le ONG che dovrà essere redatto e presentato dall’Italia per migliorare il coordinamento con le organizzazioni che operano nel mare Mediterraneo“.
– “rafforzare il sostegno alla Guardia Costiera libica aumentando le attività di addestramento e provvedendo ad un ulteriore supporto finanziario, per assicurare uno stretto monitoraggio delle attività“.
– “fornire un maggiore sostegno all’OIM e all’UNHCR affinché i centri in Libia rispondano agli standard internazionali in termini di condizioni di vita e di diritti umani“.
– “promuovere possibili e concrete opzioni per rafforzare i controlli alle frontiere meridionali della Libia al fine di frenare i flussi migratori irregolari in stretto coordinamento con i Paesi confinanti la Libia“.
– “rafforzare la strategia europea sui rimpatri facendo pieno uso delle capacità fornite da Frontex. Avviare un riesame concordato e coordinato della politica dei visti nei confronti dei Paesi terzi al fine di incrementare i tassi di riammissione laddove necessario“.
– “attuare pienamente e accelerare lo schema della relocation concordato a livello UE per rafforzare la riallocazione delle persone che necessitano di protezione”.
Punti che saranno sottoposti agli altri Paesi europei in occasione del vertice in programma a Tallin giovedì prossimo.