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Seguire Trump: un esempio di 24 ore tipo

Martedì sera 25 luglio, anno 2017. Un cronista che segue senza troppi preconcetti la politica americana apre il suo taccuino digitale e comincia le annotazioni giornaliere su quel che succede. Segue il presidente, i suoi tweet, perché sono quelli che esprimono in modo più diretto i sentimenti dello Studio Ovale – ormai ci si è abituati. L’attuale inquilino della Casa Bianca è normalmente molto prolifico, anzi ricco, ed è una delle fortune per chi deve seguirlo. Spesso però è molto disordinato, e questo richiede sforzi e una costante dedizione alla (sua) narrativa. Partono le annotazioni delle 24 ore trascorse.

L’attacco contro Jeff Sessions, amico, sostenitore della prim’ora, e segretario alla Giustizia dell’amministrazione che quel presidente guida

. Sulla linea, l’attacco al direttore pro-tempore dell’Fbi (la forza di sicurezza federale e agenzia di controspionaggio, tra le varie cose)

. Dichiarazioni su Hillary Clinton, che ha commesso crimini (l’Fbi ha condotto un’inchiesta, l’Emailgate, sul conto di Clinton ha concluso che non ci furono violazioni della legge. Ma Trump, che si riferisce proprio a quella, non è d’accordo)

. Dice a una riunione nazionale dei Boy Scout che tutti i sondaggi sono falsi (li ringrazia già perché voteranno per lui)

. Capitolo Obamacare: è “morto”, “tortura gli americani“; è il piano sanitario che permette (con complicazioni) a chiunque di aver una copertura assicurativa

Dice che il più importante giornale del mondo per vendite, Il Washington Post, è di proprietà di Amazon, sebbene sia un investimento personale del suo titolare, e fabbrica le notizie

. Poi minaccia Amazon, dicendo che la avrebbe colpita con le tasse visto la copertura negativa che il WaPo dà delle sua amministrazione

. La conferma pubblica, su Twitter ovviamente, che la Cia ha un programma di aiuto clandestino ai ribelli siriani, ma che lui l’ha sospeso (come riportato, tra l’altro, in uno scoop dal WaPo)

. Rilancia un piano assurdo detto da un anchor man suo amico in televisione che coinvolgerebbe hacker ucraini al soldo di Clinton, che li avrebbe pagati per sabotare le elezioni

. Ringrazia suo genero (marito della figlia prediletta e consigliere con enormi poteri nella Casa Bianca) per aver testimoniato in una Commissione del Senato in quanto coinvolto in un’inchiesta che sta facendo chiarezza sulle possibili collusioni tra il suo comitato elettorale e un piano clandestino con cui  la Russia ha interferito nelle elezioni americane

. Suggerisce ironico che suo figlio più piccolo, undicenne, potrebbe essere il prossimo a essere chiamato a deporre dal Congresso che sta indagando su di lui (il presidente)

Si ricomincia.

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