Il Meeting di Rimini (qui tutte le foto) è diventato l’evento di confronto e dibattito politico che precede ed anticipa la ripresa dopo la pausa estiva, in vista degli adempimenti dell’autunno.
Un tempo questo ruolo era svolto dalla Festa Nazionale dell’Unità che era una sorta di Madonna Pellegrina nel senso che, ogni anno, veniva organizzata in una delle tante città italiane. Oggi la Festa si svolge, alternativamente, in una città dell’ex triangolo della morte (Bologna-Modena-Reggio Emilia) dove il Pd mantiene un minimo di capacità organizzativa, ed è diventata un funerale dal momento che il glorioso quotidiano fondato da Antonio Gramsci non esiste più.
Poi – diversamente dal Meeting di CL – la Festa si caratterizza per una enorme esposizione di ombelichi da parte delle numerose componenti del Pd, ognuna delle quali si limita a fissare insistentemente il suo. Anche il pubblico fa la differenza.
Se qualcuno vuole incontrare dei giovani deve recarsi a Rimini. Se si accontenta dei pensionati ne troverà in quantità alla Festa degli ex compagni. Come si dice in questi casi? A ciascuno il suo.