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Fca e Great Wall, ecco perché Marchionne deve dire no ai cinesi

marco bentivogli, Cisl

Non abbiamo elementi di verifica delle notizie relative all’interesse del gruppo cinese Great Wall Motor per FCA emerse ieri da Automotive News.

Auspichiamo che se tale ipotesi prevedesse peraltro uno spacchettamento del Gruppo, venga sonoramente rigettata dal vertice dello stesso Gruppo.

Un conto è consolidarsi a livello mondiale in alleanza con player con grande capacità finanziaria e industriale, altro è cedere gran parte del gruppo per mantenere AlfaRomeo e Maserati.

Questa seconda ipotesi sarebbe industrialmente una follia che non solo non sta in piedi, ma avrebbe pesanti ricadute su molti stabilimenti italiani. Un conto è semplificare la produzione delle piccole vetture a bassa marginalità, altro è spacchettare un gruppo che ha invece bisogno di crescere e su cui attendiamo piena occupazione per il prossimo anno.

Nelle prossime settimane sarà utile fare il punto con il vertice del gruppo sul percorso per garantire tali obiettivi e sulle strategie internazionali.

Il governo cinese spinge le sue imprese allo shopping internazionale. Sarebbe utile capire, accanto al polemificio quotidiano, mentre tutto si muove rapidamente, che profilo strategico ha la politica italiana su queste partite fondamentali per il nostro futuro.


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