Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Wikileaks, ecco le fatture di hotel e ristoranti nella campagna elettorale di Macron

macron

Sapevate in quali ristoranti o hotel il neo eletto presidente francese Emmanuel Macron preferisce fermarsi quando è in giro per l’Europa? Quanto è morigerato quando si ritrova a tavola con il suo team di En Marche, e quanto invece non bada a spese quando c’è in mezzo la sua amata moglie, Brigitte Trogneux?

Probabilmente no, è comprensibile che non siano priorità per il lettore. Ma questi episodi di vita quotidiana di Macron durante la campagna presidenziale restano l’unica consolazione per chi sperava di trovare tra le 21.075 email pubblicate da Wikileaks qualche scandalo o documento segreto.

Scontrini, prenotazioni di sale convegni, hotel, ristoranti: le mail aprono uno spaccato sulla routine del movimento di En Marche durante la campagna elettorale. La parte più curiosa (e più rara) è costituita dai documenti che raccontano i movimenti del presidente Macron durante la corsa all’Eliseo.

Raramente è il candidato in persona a scrivere. Ad occuparsi delle faccende private di Macron e consorte ci pensa quasi sempre Anne-Christine Lang (56 anni), ex socialista, ora eletta nella decima circoscrizione, ormai nel cerchio delle prime donne della Republique En Marche. Delle questioni organizzative si occupa invece il suo consigliere politico, il giovanissimo deputato (28 anni) della sesta circoscrizione, Pierre Person, che coltiva da anni una passione sfrenata per il poker, con tanto di battaglie legali a difesa dei consumatori all’interno dell’Associazione francese dei giocatori di poker online (A.F.J.P.O.).

Il quadro generale che emerge dalla lettura delle fatture è quello di un team attento alle minime formalità burocratiche, deciso a mantenere tutto trasparente per non offrire il fianco alle polemiche mediatiche. Forse per questo, quando il 5 maggio erano state hackerate le mail pubblicate lunedì da Wikileaks, i responsabili di En Marche non si erano mostrati eccessivamente preoccupati. Nelle occasioni pubbliche Macron e i suoi cercano di spendere il giusto, attenendosi all’essenziale: è il caso dei numerosissimi eventi “Meeting Emmanuel Macron”, tenuti in sale conferenze.

O delle cene al ristorante di Macron con il team di En Marche. Il 4 ottobre del 2016 ad esempio Macron e i suoi si riunivano nella piccola ma elegante brasserie di Strasburgo “Le Bistrot des Arts”, forse per brindare a una candidatura non ancora annunciata (lo avrebbe fatto solo il 16 novembre) ma già nell’aria da settimane. Il conto è modesto: quarantacinque coperti, 20 euro a persona.

Qualche strappo alla regola Macron se lo concede solo quando deve condividere il letto, anche nei viaggi di lavoro, con l’inseparabile moglie, Brigitte Trogneux. I soldi risparmiati durante la cena di ottobre nel piccolo bistrot di Strasburgo, la coppia li spende la sera stessa pernottando lì vicino, nel Mercure Hotel. Un palazzo per convegni a 4 stelle che però lascia un conto salatissimo: una notte costa 315 euro per la camera dei consorti, e altrettanti per quella della guardia del corpo Guichard Gerard, per un totale di 630 euro.

Quando non è Macron in persona a farlo, ci pensa il team di En Marche a mettere i puntini sulle i nelle voci di spesa. Ad esempio, il 20 settembre Brigitte Trogneux si fa trasportare per Parigi da una Citroen C5 nera, appartenente alla compagnia di ncc “Voitures Noires”, cui spesso Macron si affida per gli spostamenti. Un mese dopo, il 21 ottobre del 2016, Rafi Mohamad, responsabile della compagnia, scrive a Ludovic Chaker, uomo fidatissimo del candidato all’Eliseo, soprannominato dagli altri del team “il ninja della logistica”.

Mohamad chiede se la fattura con il conto di Brigitte debba essere inviata a En Marche. Chaker risponde perentorio: “Buongiorno Rafi, potete inviarcela, ma vi prego, fatelo a nome di Emmanuel Macron in persona”. Vedendo il responsabile della compagnia confuso, Chaker reinvia una mail spiegando: “si tratta di prestazioni per un trasporto di Brigitte Macron, spetta dunque a loro (i coniugi) regolare i conti e non al movimento. Vi sarei grato dunque se recuperaste la fattura e la inviaste a Emmanuel Macron”.

×

Iscriviti alla newsletter