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Ferrari, ecco tutte le differenze tra Portofino e California

Di Paolo Odinzov
portofino

Si chiama Portofino, come la rinomata ed esclusiva località marittima ligure che dà il nome anche all’inedito colore rosso della carrozzeria, la nuova Ferrari open air destinata a sostituire la California. Debutterà sotto i riflettori del salone di Francoforte (14-24 settembre). Ma le sue forme, assieme alle principali caratteristiche tecniche, sono state già svelate con un comunicato ufficiale di Maranello.

UNA GT DA 600 CAVALLI

L’impostazione di base non si discosta molto da quella della California. La Portofino adotta una configurazione dell’abitacolo 2+2 e rivela fin da subito di essere una gran turismo adatta ai lunghi viaggi con il vento tra i capelli. Questo, grazie al bagagliaio capiente e un tetto rigido a scomparsa, apribile in movimento, che è un capolavoro d’ingegneria. A lei, pero, spetta già il record di essere la più grintosa convertibile a 4 posti, con hard top ripiegabile, prodotta dalla Ferrari. Spinta da 40 cavalli in più rispetto al modello che sostituisce, per un totale di 600, generati dal conosciuto V8 biturbo di 3855 cc: aumentato con diverse modifiche nell’efficienza e posizionato nella parte anteriore della vettura.

PRESTAZIONI DA PISTA

Le prestazioni dichiarate della Ferrari Portofino, accompagnate da consumi ed emissioni ridotti fino a 10,5 litri ogni 100 chilometri e 245 grammi di CO2 per chilometro, sono da brivido. Oltre 320 chilometri orari di velocità massima e una accelerazione da zero o cento in soli 3,5 secondi. Per assicurare il massimo piacere e sicurezza nella guida, la nuova “Rossa” offre equipaggiamenti da Formula 1: ad esempio il differenziale posteriore elettronico di terza generazione (E-Diff3), associato all’sistema F1-Trac, l’EPS (Electric Power Steering), che riduce il rapporto dello sterzo del 7%, e le sospensioni magnetoreologiche (SCM-E) dotate della tecnologia antirollio “dual-coil”. Senza contare l’aerodinamica della carrozzeria, in grado di incollare la vettura a terra con diverse soluzioni: tra cui una presa d’aria all’esterno dei proiettori che convoglia l’aria nei passaruota scaricando i flussi direttamente sulla fiancata in modo da elevare al massimo il Cx.

SPORT E COMFORT

Al tutto, il bolide “scoperto” del Cavallino Rampante unisce un abitacolo che vanta dotazioni da ammiraglia: come lo schermo touch sulla plancia da 10,2 pollici, il climatizzatore che varia la ventilazione a seconda della configurazione aperta o chiusa del tetto, i sedili elettrici con 18 regolazioni e un “wind deflector”, studiato in modo da ridurre del 30% i flussi e la rumorosità interna. Prezzo non ancora comunicato.

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)



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