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Che cosa farà la Consip di Basso e Cannarsa

Lasciarsi alle spalle in fretta veleni, inchieste e polveroni per tornare a fare quello per cui è nata. Trainare la Pubblica amministrazione, insieme alla consorella Sogei, nel Terzo Millennio. E’ uno degli obiettivi dei nuovi vertici della Consip, la spa del Tesoro fresca di rinnovo della governance, dopo il ribaltone dello scorso giugno. Questo pomeriggio il presidente Roberto Basso, ex portavoce del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, e l’amministratore delegato Cristiano Cannarsa (nella foto con Padoan), già numero uno di Sogei e subentrato a Luigi Marroni, sono stati ascoltati dai deputati della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione.

I CONTI DI CONSIP

Il bilancio 2016 di Consip (qui il bilancio) parla di un utile di 790 mila euro (461 mila nel 2015) e di ricavi per 50,2 milioni di euro, in netta crescita (+15%) rispetto all’anno precedente (43,7 milioni). Anche il margine operativo lordo della centrale acquisti di Stato registra un considerevole aumento, attestandosi a circa 1,6 milioni di euro (circa 0,7 milioni nel 2015).

I PIANI DI CANNARSA

Di una cosa è convinto il nuovo ad di Consip. “Che la Pa debba al più presto trasformarsi in una Pubblica amministrazione digitale. E questo deve essere fatto tramite un apposito piano triennale che noi oggi consideriamo già operativo”, ha detto Cannarsa. Il manager ha poi annunciato come le quattro maxi-gare per il Cloud nella Pa siano state “tutte quante avviate”. Uno degli appalti in essere è stato recentemente vinto dal gruppo Almaviva. I quattro lotti di gara riguardano rispettivamente ai servizi di cloud computing, i servizi di identità digitale e sicurezza applicativa e i servizi di cooperazione applicativa, open data e big data e ai servizi di realizzazione di portali e servizi online. “Le convenzioni”, ha aggiunto Cannarsa, “saranno attive per 7 anni a partire dal loro avvio. Due sono partiti nel 2016 e gli ultimi due ad agosto 2017”.

PERCHE’ LA PA VA ISTRUITA

Per quanto riguarda i rapporti con la Pubblica amministrazione, il presidente Basso ha detto: “C’è una necessità straordinaria di accompagnare le Pubbliche amministrazioni per accrescere la loro conoscenza in materia di digitalizzazione”, ha spiegato. “L’attività che svolge Consip consente di mettere a disposizione delle Pa diversi strumenti, ma il loro corretto utilizzo dipende dalla conoscenza delle loro esigenze e dal completamento del portafoglio delle offerte”.

BOOM DI GARE AD AGOSTO

Non si può certo dire che l’era del tandem Basso-Cannarsa si sia aperta in modo anonimo. A fine agosto, un mese e mezzo dopo la nomina della nuova governance, Consip ha lanciato bandi plurimilionari nel settore della manutenzione impianti, dei lavori stradali e ferroviari e dell’edilizia. Nel dettaglio la società del Tesoro ha pubblicato tre avvisi che valgono complessivamente 634 milioni per la manutenzione di vari tipi di impianto per gli immobili della Pa.

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