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Finmeccanica, ecco che cosa farà Leonardo nella cyber security. Parola di Profumo

Collaborazione internazionale, partnership pubblico-privata e sviluppo di nuove capacità di intelligence. È questa la ricetta dell’ad di Leonardo Alessandro Profumo per trasformare le vulnerabilità dell’era digitale in opportunità.

(QUI E QUI LE FOTO DI UMBERTO PIZZI DA CYBERTECH EUROPE 2017)

L’EVENTO A ROMA

Il capo azienda del gruppo attivo nella difesa e nell’aerospazio ha aperto questa mattina i lavori di Cybertech Europe, l’evento mondiale dedicato alla cyber-security che va in scena fino a domani presso il centro congressi “La Nuvola” a Roma (qui l’approfondimento di Formiche.net sulla prima giornata). Dopo l’edizione del 2016, la capitale ospita per la seconda volta Cybertech Europe, “appuntamento di importanza strategica per mettere a fattor comune analisi, prospettive e soluzioni relative al complesso mondo della cyber-security”, ha spiegato il numero uno di Leonardo, co-organizzatore dell’evento.

IL CONTRASTO DELLA MINACCIA

L’era dell’Internet of Things offre ampi spazi di penetrazione per i malintenzionati del web. La minaccia si presenta sempre più diversificata e in costante evoluzione. “La digitalizzazione è, al tempo stesso, causa e rimedio al male: se da un lato provoca una crescita della minaccia informatica, dall’altro offre maggiori opportunità per prevenirla”, ha spiegato Profumo. Come trasformare dunque le vulnerabilità in opportunità? La “azioni essenziali” suggerite dall’ad sono otto: aumentare la percezione del rischio, nella consapevolezza che “niente è inattaccabile”; fare gioco di squadra a livello internazionale (soprattutto nel contesto europeo, dove la Direttiva Nis è “un fondamentale passo avanti”); unire pubblico e privato in “un ecosistema industria-università-governo”; imparare dagli avversari dotandosi di strumenti di cyber intelligence; innovare costantemente per “creare una nuova generazione di prodotti”; sviluppare competenze e investire in formazione; valorizzare le start up perché è lì che “si concentra un grande patrimonio di creatività”; e aumentare la competitività industriale.

(QUI E QUI LE FOTO DI UMBERTO PIZZI DA CYBERTECH EUROPE 2017)

PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATA…
In linea con quanto affermato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti nel corso dello stesso evento (qui l’intervento integrale del ministro), anche Profumo ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e aziende. “Penso – ha spiegato l’ad – a quanto si sta realizzando in Israele con il distretto tecnologico di Silicon Wadi che ospita università, centri di ricerca, grandi aziende, organizzazioni internazionali e start up”. Sebbene priva di una Silicon Valley, “in Italia – ha detto Pinotti – non siamo all’anno zero”. Leonardo, da parte sua, ha ricordato Profumo, “si è fatta parte attiva con una serie di proposte per incrementare la collaborazione tra pubblico e privato su tematiche quali capacità di protezione, intelligence, formazione e ricerca, che trovano ora una corrispondenza nel nuovo Piano Nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica varato dal Governo”.

…E COLLABORAZIONE EUROPEA

Una cooperazione che non si esaurisce nei confini nazionali, ma che piuttosto deve approfondirsi a livello internazionale. “Lo scenario a livello di Paesi e di settori – ha detto Profumo – è ancora disomogeneo”. Per questo, “è vitale la collaborazione tra i Paesi, le agenzie e le aziende, per creare un fronte comune nella lotta alle minacce cyber”. In Europa, “un fondamentale passo in avanti” è stato fatto con “la Direttiva Nis, che impone l’adozione di misure di sicurezza comuni”. Altrettanto incoraggianti sono state per l’ad di Leonardo “le anticipazioni sulla nuova strategia europea di sicurezza enunciate dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Jncker nel suo recente discorso sullo stato dell’Unione”. Tutto ciò, secondo l’ex banchiere, non può prescindere dall’aumentare “la competitività dell’intera industria europea della sicurezza”, per la quale è necessario “superare la frammentarietà dell’attuale mercato” che resta “un elemento di debolezza e non sostenibile sotto il profilo degli investimenti”. Superando tali ostacoli, “sono convinto – ha detto l’ad – che l’industria europea abbia tutte le potenzialità per diventare leader mondiale dell’innovazione digitale”.

LE OPPORTUNITA’ DEL SETTORE

Proteggersi collaborando per poter sfruttare le grandi opportunità offerte da un settore in forte crescita. I dati rielaborati da Leonardo, e ricordati da Profumo, stimano che il mercato globale della cyber-security passerà da un valore di 120 miliardi di euro nel 2017 a circa 180 nel 2021. L’Europa rappresenta il 25% di tale mercato, con un valore economico che nel 2021 raggiungerà i 44,6 miliardi di dollari. Nel 2025 i dispositivi connessi nell’Internet of Things potrebbero essere 80 miliardi.

(QUI E QUI LE FOTO DI UMBERTO PIZZI DA CYBERTECH EUROPE 2017)

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