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Fincantieri e Naval, ecco i primi dettagli dell’intesa Francia-Italia su Stx

Di Bruno Guarini e Fernando Pineda
bono, fincantieri

Si va verso una privatizzazione con l’elastico? È quanto si desume dalla bozza di accordo fra Italia e Francia sul gruppo in fieri della cantieristica navale Stx fra Fincantieri e Naval Group. L’accordo sarà annunciato e ufficializzato stasera dopo l’incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano, Paolo Gentiloni. È prevista anche una intesa per una futura collaborazione nel settore navale militare con un ruolo per il gruppo italiano Leonardo, anche se su questo restano le perplessità del gruppo e della Difesa. Ecco tutti i dettagli noti finora.

I DETTAGLI SVELATI DA LE MONDE

Le trattative tra Italia e Francia su Stx potrebbero dunque concludersi con una sorta di “privatizzazione a elastico”. È lo scenario prospettato, a poche ore dall’inizio del bilaterale di Lione, da Le Monde, che disegna un quadro nel quale Fincantieri diventerebbe ufficialmente proprietaria del 50% del capitale della società, con il restante 50% in mani francesi, ripartito tra lo Stato, il gruppo pubblico Naval Group (qui l’approfondimento di Formiche.net sul gruppo francese) con una quota tra il 10% e il 15% ed, eventualmente, alcuni imprenditori della regione di Saint-Nazaire, che parteciperebbero a titolo minoritario.

I DETTAGLI

A Fincantieri spetterà la guida operativa e industriale del colosso della cantieristica che nascerà (10 miliardi di ricavi circa e il 75% del mercato continentale). Il gruppo guidato da Giuseppe Bono (nella foto) esprimerà sia il presidente sia l’amministratore delegato. Il cda sarà di 8 membri: 4 di nomina di Fincantieri, 4 indicati dai francesi. Il voto del presidente valendo doppio consentirà la guida a Fincantieri. Ma Parigi avrà diritto di veto sulle nomine italiane.

L’ACCORDO

Lo Stato francese, secondo il quotidiano, dovrebbe però prestare un 1% al costruttore italiano, sulla base di un accordo della durata di dodici anni. Sarebbe questo dunque l’esito delle trattative dopo lo stop voluto da Macron all’accordo originario che prevede una maggioranza chiara e netta per Fincantieri su Stx (qui l’approfondimento di Formiche.net su come e perché Macron poteva stracciare l’intesa siglata da Hollande). Un accordo infraeuropeo, quello in fieri, caldeggiato tra l’altro dal centro studi Cesi presieduto da Andrea Margelletti in un report recente dedicato alla cantieristica.

COSA DICE IL GOVERNO ITALIANO

“Sbloccata la vicenda Stx si potrà procedere a studiare la costruzione di un campione mondiale nel settore navale, civile e militare, attraverso una partnership paritetica tra Italia e Francia”. E’ quanto sottolineano fonti del ministero dell’Economia e dello Sviluppo economico sull’accordo Fincantieri-Naval su Stx.

IL PRESTITO E L’INADEMPIENZA

La maggioranza di Fincantieri in Stx “è frutto di un prestito dell’1% che il Governo francese potrà revocare solo a condizione di un inadempimento di Fincantieri rispetto agli impegni industriali presi”, rimarcano fonti del governo ricordando che la “clausola era peraltro prevista anche nel precedente accordo che accordava allo stato francese il diritto di ricomprare la quota detenuta dalla società nelle medesime circostanze”.

I RUMORS

L’intesa attuale, concepita dall’Eliseo e dal ministero francese dell’Economia, è stata “aspramente negoziata con Roma”. “In caso di problemi – precisa il quotidiano parigino – la Francia potrà riprendere il controllo dei cantieri navali da cui sono uscite navi celebri come il Normandie o il France”. “Abbiamo dato prova di creatività”, si congratula un consigliere dell’Eliseo. “È una furbata, no?”, si pavoneggia un altro. Un’altra persona vicina al dossier si mostra meno entusiasta. “Mettiamo un paletto, ma questo dà l’impressione che non ci sia fiducia tra i due partner. Questo crea una grande incertezza”. Secondo Le Monde tra i vantaggi di questo accordo c’è il fatto che entrambe le parti potranno “cantare vittoria. Gli italiani perché, come pretendevano a gran voce, ottengono effettivamente il 51% ottenendo il controllo dei cantieri francesi solo per qualche decina di milione di euro. I francesi perché, senza rinnegarsi completamente, mettono fine a un conflitto imbarazzante con l’Italia e mantengono un occhio vigile su un sito ritenuto strategico”.

LA SECONDA TAPPA

L’accordo su Stx-Fincantieri che, salvo sorprese, verrà annunciato oggi al vertice di Lione “prevede anche una seconda tappa: dopo l’ingresso di Fincantieri in Stx, è prevista una più ampia integrazione tra francesi e italiani in materia di costruzione navale militare. Un gruppo di lavoro verrà costituito per riunire i rappresentanti dei due Stati”, scrive Le Monde online. “Quanto ai campioni nazionali del settore, Naval Group e Fincantieri – continua il quotidiano francese – verranno autorizzati ad aprire delle trattative in vista di un’alleanza”. Il numero uno di Naval Group, Hervè Guillou, auspica che “i due fidanzati scambino 10% delle loro azioni, mettendo in comune una parte della loro ricerca, presentino offerte comuni sui mercati stranieri e procedano insieme a delle acquisizioni”. “I pianeti si sono allineati, approfittiamone”, affermano fonti di Naval Group citate da Le Monde.



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