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Che cosa succede se le classi lavoratrici si radicalizzano (in Germania e non solo)

Alice Weidel, germania

Ieri in Olanda e in Francia. Anche in Germania le forze europeiste hanno vinto. Ma è inquietante l’affermazione del partito di estrema destra (AfD), che si accompagna al discreto risultato della Linke. La SPD lamenta di aver deluso il proprio elettorato con la partecipazione al governo di coalizione. Ma se anche in Germania ci fosse da mettere in conto quanto è avvenuto in Francia? Ovvero che le classi lavoratrici si radicalizzano e non solo verso posizioni di sinistra, ma anche di destra estrema? In fondo le politiche dei populisti e quelle della sinistra radicale tendono sempre più ad avvicinarsi ed a convergere sulle medesime proposte.

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Papa Gregorio IX, nel 1233 emanò una bolla con la quale autorizzava lo sterminio, in nome di Dio, di tutti i gatti neri e non, perché espressione del demonio. Così facendo, ogni “vero cristiano” poteva torturare e uccidere qualsiasi gatto gli capitasse fra le mani. Ai poveri innocenti felini, per secoli, vennero inflitte le punizioni più terribili: scorticati, bastonati, bruciati vivi, addirittura crocifissi o buttati giù dai campanili delle chiese durante le festività sacre. Milioni di gatti, nel corso dei secoli, furono sterminati in Europa. Ciò provocò – giusto castigo – alcune epidemie di peste nera diffusa dai topi che crescevano e si moltiplicavano senza che ci fosse un numero adeguato di gatti a dar loro la caccia. Papa Francesco – che è un pontefice ecologista – dovrebbe chiedere perdono per tanta barbarie. E magari ospitare nelle sue stanze al Sant’Anna (ma perché non va ad abitare nell’appartamento pontificio?) un paio di gatti randagi. Scoprirà che la loro presenza è una delle poche cose che ci fanno tollerare di vivere e che ci avvicinano al mistero della divinità.

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Carlo Cassola nel suo romanzo “Il paradiso degli animali”, pubblicato da Rizzoli nel 1979, immagina che, dopo una terribile guerra nucleare (questa sua principale ossessione si ritrova anche in altri romanzi), il genere umano scompaia dalla terra e che il suo ruolo di signore del Creato venga assunto dagli animali, con la supremazia dei gatti i quali iniziano ad evolversi per imitare gli esseri umani. Una delle prime decisioni prese è quella di diventare vegetariani e tutti acconsentono fatta eccezione per i serpenti. Come si vede l’attitudine di questa specie di rettili, dall’Eden in poi, è destinata a ripetersi sempre allo stesso modo.

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“Luigi vuole coinvolgerlo, anche nel governo, gli dirà che non può fare a meno di lui” fanno sapere dallo staff vicino a Di Maio. L’ offerta che gli verrà formalizzata è di un ministero, quello che naturalmente lo veste meglio, e potrebbe essere alle Telecomunicazioni. Fico però ai suoi dice: “Chi dice che io stia facendo delle contrattazioni, sbaglia. Io non voglio poltrone, chi mi conosce lo sa”. Così Dagospia riferendosi ai rapporti tra Luigi Di Maio e Roberto Fico. Non so che cosa si può pensare di un ragazzo, finito in Parlamento per un incidente della cronaca (lasciamo in pace la storia), il quale – dal “basso” dei suoi 31mila voti che gli hanno assicurato la candidatura a premier per il M5S – comincia a promettere ministeri, come se avesse già vinto le elezioni.

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Comunque, 31mila voti sono un numero infinitamente superiore a quello che – pervenuti via web nel 2013 – consentì a Di Maio di essere candidato alla Camera.

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Se a Fico si propone il ministero delle Telecomunicazioni, quale incarico andrà ad Alessandro Di Battista? Visto che ha molto viaggiato il suo posto sarà alla Farnesina?

 



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