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Che cosa stanno tramando Francia e Regno Unito in Libia?

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Sarebbe gravissimo se venissero confermate le indiscrezioni filtrate sui media libici riguardo gli incontri di rappresentanti diplomatici di Francia e Regno Unito con i capi dell’esercito libico per criticare la gestione italiana finalizzata a fermare gli sbarchi sulle nostre coste.

Un’ingerenza – quella di Francia e Regno Uniti – che confermerebbe gli oscuri interessi di Paesi considerati amici e alleati nei confronti della politica estera dell’Italia. Tanto più sarebbe incomprensibile un intervento di questo tipo alla luce dei risultati raggiunti che, almeno per il momento, hanno consentito di ridurre i traffici illeciti di esseri umani.

Per questo motivo presenterò al più presto un’interrogazione scritta al presidente Gentiloni e al ministro degli Esteri per avere chiarimenti su questa vicenda.

Tra l’altro se i Paesi che si professano nostri alleati hanno intenzione di aiutarci a migliorare anche le condizioni dei campi profughi in Libia e la salute dei migranti che stazionano nel Paese, possono chiederlo alla luce del sole. Senza mettere in atto azioni di disturbo che ci riportano alla mente vecchie questioni, quali ad esempio i reali motivi che giustificarono l’avvio dei raid aerei contro Gheddafi. Anche allora la motivazione umanitaria nascondeva interessi ben più ampi e diversi.


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