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Vitalizi ex parlamentari, ecco perché la legge Richetti è incostituzionale

Matteo Richetti, Vitalizi

“I vitalizi agli ex parlamentari resisteranno all’assalto grillino e dei media. Nel telefono senza fili che corre tra i palazzi del potere, la Corte Costituzionale ha già fatto sapere, riservatamente, alle più alte cariche dello Stato che la legge per l’abolizione dei vitalizi ha dei profili di incostituzionalità”. Così Luigi Bisignani nella sua rubrica su Il Tempo.

Quella di essere informati è praticamente la professione che Bisignani svolge da anni, anche se qualche volta lo ha messo nei guai. Questa volta, però, la sua più che una previsione è una constatazione. Che la legge Richetti sia incostituzionale lo capisce anche quella casalinga di Voghera che un tempo, con poca eleganza, veniva portata ad esempio come sinonimo di durezza di comprendonio. E c’è da chiedersi per quale motivo il Pd, con uno dei dirigenti più vicini al segretario ex premier, abbia voluto correre il rischio della bocciatura da parte della Consulta, quando aveva davanti a sé un’autostrada al riparo da ogni possibile intervento dei giudici delle leggi. Bisignani la indica esplicitamente (lo avevamo fatto anche noi in precedenza): si tratta della c.d. autodichia ovvero di una prerogativa riconosciuta ad alcuni organi costituzionali – tra i quali i due rami del Parlamento di risolvere controversie attinenti ai propri dipendenti attraverso propri organi giurisdizionali appositamente costituiti, senza ricorrere ai tribunali esterni che solitamente giudicano su queste vicende.

In sostanza, per effettuare il colpo di mano contro gli ex vitalizi, sarebbe bastata una delibera ad hoc degli uffici di presidenza delle due Camere. Non sarebbe occorso molto tempo per farsene un ragione. Del resto è già accaduto così quando furono riviste e semplificate le regole e i benefici del regime dei vitalizi, quando questi istituti sono stati superati, in modo da rendere più equo il trattamento, abolendo i più smaccati privilegi. È stata ancora una delibera delle presidenze ad abolire con il criterio del pro rata il regime del vitalizio e ad introdurre un sistema di carattere previdenziale. Un’altra delibera ha deciso di revocare i vitalizi concessi a parlamentari che avevano subito condanne penali. In tutti questi casi, anche in presenza di disposizioni discutibili, la Corte Costituzionale non ha avuto (né è avrebbe potuto trovare) motivi di intervento, in conseguenza, appunto, del principio dell’autodichia. Qualunque legge ordinaria, anche se pensata da Matteo Richetti, non può essere sottratta, invece, al sindacato di legittimità costituzionale.

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Papa Francesco ha voluto rendere noto che anche lui ha avuto bisogno di consultare uno psicoterapeuta. Il che lo rende testimone di quelle fragilità che gli esseri umani si portano appresso lungo tutto il migrare dei giorni. Ed è proprio questa fragilità a fare della persona umana quella “canna pensante” che secondo Blaise Pascal riesce a tenere testa a qualunque forza bruta si appresti a schiantarla.

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God bless America. Ne ha davvero bisogno.


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