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Papa Francesco, gli spostamenti e la sicurezza

La visita di Papa Francesco a Bologna (e a Cesena) ha messo bene in evidenza quanto impegno è necessario a garantire la sicurezza del successore di Pietro nei suoi spostamenti. Naturalmente queste sacrosante attività, nel loro insieme, hanno un costo elevato, di risorse umane e materiali. Il Papa non si reca agli appuntamenti con le folle, da solo, a cavallo di un’asina bianca come Leone I quando andò ad incontrare Attila per dissuaderlo dall’attaccare Roma. La macchina organizzativa è imponente e si avvale di tutto ciò che è necessario. Ed è giusto che sia così perché si tratta del Capo della Chiesa: nello stesso tempo un sovrano assoluto e un simbolo di tutta la Cristianità. Ma se così  deve essere ed è, continuo a pensare che un Pontefice, anche per rispetto dei credenti, deve vivere all’altezza del suo ruolo, anche in privato, abitando nell’Appartamento apostolico, servendosi di auto di prestigio negli spostamenti e non di utilitarie, sfoggiando paramenti sacri di valore (non solo) artistico, appartenenti al patrimonio della Santa Chiesa. E quando ha bisogno di un paio di occhiali o di scarpe un Papa fa venire in Vaticano i fornitori. Non va  a trovarli nei loro negozi. Potrebbe sembrare, questo, un atto di umiltà, se non fosse per la mole di lavoro supplementare che devono svolgere gli apparati della Sicurezza.

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Luigi Di Maio ha preso di petto i sindacati, con il solito pressapochismo che contraddistingue l’azione politica del M5S. Nelle critiche, l’apprendista-premier ci ha infilato un po’ di tutto, ad orecchio: l’apertura ai Cobas e al sindacalismo radicale di base (facendo saltare ogni criterio per misurare la rappresentatività); la cogestione; l’apertura di rapporti diretti (tramite la piattaforma Rousseau?) tra i lavoratori e le aziende. La loro concezione della democrazia diretta taglia fuori qualsiasi ruolo dei soggetti intermedi (non a caso nel programma si evoca il concetto della ‘’disintermediazione’’). Reazioni piccate sono venute da parte dei leader sindacali. Spero che abbiano preso nota di quanto gli attende se vinceranno i pentastellati.

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Un inviato di ‘’Striscia la notizia’’ è stato preso a legnate ad Avezzano da un energumeno che maltrattava i cani. Mi auguro che abbia fatto denuncia ai Carabinieri. Soprattutto per salvare  i cani.



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