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Meno tasse sui bonus e dirigenti 4.0. Le proposte di Federmanager per la manovra 2018

Meno tasse sui premi di produttività e inserimento nelle aziende di figure cui affidare l’innovazione del business. I manager italiani scendono in campo sulla legge di Bilancio, da poco licenziata dal governo e spedita in Parlamento per l’approvazione prima di Natale. Questa mattina Federmanager ha presentato due personalissime proposte da inserire nella manovra 2018 alla presenza del consigliere del Mef Stefano Scalera, del presidente della federazione, Stefano Cuzzilla del sottosegretario al Tesoro Pierpaolo Baretta e del deputato dem membro della commissione Finanze, Sebastiano Barbanti.

IL MANAGER 4.0

In tempi di quarta rivoluzione industriale è necessario che le imprese con le spalle meno larghe e con scarse risorse da dedicare all’innovazione si dotino di un professionista per traghettarle nel futuro. Di qui la richiesta al governo di prevedere in manovra sgravi per non meno di 40 milioni, verso tutte quelle imprese che vogliono dotarsi di un innovation manager. “L’affermazione della quarta rivoluzione industriale”, scrivono i dirigenti in un documento programmatico, “impone l’adozione di un nuovo modello di business per il nostro sistema di piccole e medie imprese, oggi ad impronta tipicamente padronale, verso una connotazione più manageriale del tessuto produttivo italiano”.

MENO TASSE SUI BONUS

L’altra misura chiesta dai manager riguarda la defiscalizzazione dei premi alla produttività per quei dirigenti che guadagnano oltre gli 80 mila euro l’anno. L’attuale regime agevolato Irpef, con aliquota al 10% per un massimo di 3 mila euro detassabili, riguarda infatti chi sta sotto tale soglia di reddito, vale a dire l’8,6% dei manager. “In virtù di tale disposizione la categoria dei dirigenti viene esclusa in misura considerevole dal beneficio”, accusa Federmanager. “Se il tetto venisse elevato a 90 mila euro la quota di dirigenti delle aziende industriali ulteriormente coinvolti salirebbe ad una percentuale di applicazione pari a circa il 22% del totale. Si tratterebbe di una misura non ancora pienamente soddisfacente ma comunque significativa”.

I MANAGER STANNO CON GENTILONI

Federmanager apprezza comunque l’attuale premier Paolo Gentiloni. A pochi mesi dal voto Cuzzilla ha espresso un giudizio più che positivo su Gentiloni. “Pensiamo stia facendo un buon lavoro, ora speriamo che ci ascoltino sulla legge di Bilancio. I manager sono e saranno la spina dorsale di questo Paese”.

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