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Alitalia, ecco che cosa si diranno commissari e Lufthansa

Gli incassi della stagione estiva e la riduzione dei costi consentiranno all’Alitalia dei tre commissari di chiudere i conti del secondo semestre con il margine operativo lordo in pareggio. La stima, unita alla cassa ancora quasi integra dopo i due prestiti ponte, consente a Luigi Gubitosi, (in foto), Enrico Laghi e Stefano Paleari di presentarsi domani all’incontro con la tedesca Lufthansa senza avere l’acqua alla gola.

L’INCONTRO

L’andamento del mol non è di poco conto, se si considera che appena 9 mesi fa Alitalia aveva un ebitda negativo per 178 milioni di euro. La compagnia tedesca ha confermato l’incontro, anticipato da alcune indiscrezioni di stampa, così come sarebbe deciso anche l’ammontare dell’offerta di circa 250 milioni di euro, 150 milioni di euro in meno rispetto a quello che i commissari definiscono la soglia minima per cedere le attività di volo di Alitalia. Ai tedeschi interessano circa 90 aeroplani dei 123 della flotta italiana. Nelle trattaitve, che potranno andare avanti fino ad aprile, è coinvolta anche la controllata Air Dolomiti.

LE OFFERTE

Nel frattempo le offerte considerate valide sono scese da 7 a 5, come anticipato da MF-Milano Finanza del 20 ottobre scorso, 2 per le attività di volo considerando anche EasyJet, e 3 per la parte dei servizi di terra. Ma è quella che arriva da Francoforte che sta ricevendo i maggiori consensi, nonostante comporti anche un rilevante numero di esuberi. “Se Lufthansa comprasse Alitalia avremmo un’opportunità in più” per far tornare Malpensa hub internazionale con rotte dirette e intercontinentali”, ha detto il presidente di Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, Pietro Modiano. “Abbiamo tutti l’auspicio che Alitalia esca più forte da questa situazione complicata, se possibile intera, ma soprattutto sia messa in condizione di fare il mestiere della compagnia di bandiera di questo nostro grande Paese che ne ha bisogno. Milano e la Lombardia sono collegati benissimo col resto d’Europa, ma il problema è che c’è una grande carenza di rotte dirette dal resto del mondo all’Italia e il motivo vero è la crisi di Alitalia”.

LE MIRE TEDESCHE

Lufthansa è anche la compagnia che dispone della maggiore potenza di fuoco per una campagna acquisti nei cieli europei. Come ha detto il cfo Ulrik Svensson, la compagnia dispone infatti di circa 3 miliardi di euro di liquidità, al netto degli investimenti per circa 210 milioni di euro per rilevare Air Berlin e dei contributi versati nel suo fondo pensioni. Ma non per questo Lufthansa sarà di manica larga con Alitalia. Il cfo ha detto agli analisti di non considerare l’operazione di eventuale acquisto delle attivita di volo della compagnia italiana nei loro report. EasyJet intanto lavora a un rilancio possibile solo trovando un partner di lungo raggio. Il dossier passerà al nuovo ceo Johan Lundgren, nominato in questi giorni.

(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)


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