Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Montezemolo, Alitalia, Etihad e le hostess. Le foto

alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
Ettore Bilotta
Cramer Ball, Luca Cordero Di Montezemolo e James Hogan
Luca Cordero Di Montezemolo
alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
alitalia
Ettore Bilotta
Cramer Ball, Luca Cordero Di Montezemolo e James Hogan
Luca Cordero Di Montezemolo

Il presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, si appresta a lasciare la presidenza dell’azienda. Lo annuncerà oggi, in occasione della riunione del cda della compagnia aerea che si terrà nel primo pomeriggio. Allo stesso tempo sarà cooptato in cda Luigi Gubitosi destinato a prendere il posto di Montezemolo che, a quanto si apprende, andrà via dall’azienda dopo la nomina alla presidenza dell’ex direttore generale della Rai. Inoltre, dovrebbe essere finalmente approvato il piano di rilancio della compagnia aerea dopo settimane di forti tensioni tra Milano (sede di Intesa Sanpaolo e Unicredit) e Abu Dhabi.

Come spiegato nell’articolo di Formiche.net, “nei primi due anni l’Alitalia a gestione emiratina – con CEO Silvano Cassano prima, Cramer Ball poi – ha dissipato tutto il patrimonio economico e di credibilità con la quale era iniziata questa nuova avventura industriale. Per questo dal fronte italiano si sono levate forti riserve sulla capacità del partner di sapersi adattare al contesto italiano”.

“A fine 2014 il presidente di Etihad (e vicepresidente di Alitalia) aveva parlato di una nuova compagnia sexy e a cinque stelle, richiamando l’allure degli anni Cinquanta e della dolce vita. In un contesto però di depressione economica le priorità date dal manager australiano alla “vetrina” su nuove divise, nuove sale d’attesa, nuova livrea per gli aeroplani sono state criticate dalla holding Cai che controlla il 51 per cento dell’Alitalia e dove, a sua volta, al suo interno Unicredit e Intesa hanno più del 60 per cento. Altri soggetti presenti sono Monte dei parchi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Atlantia dei Benetton, Immsi di Roberto Colaninno e Poste italiane, tutti chiamati a dare il loro contributo dall’ex premier Enrico Letta nel 2013 ad uno delle innumerevoli manovre di salvataggio della compagnia” (continua a leggere).

×

Iscriviti alla newsletter