In attesa del piano industriale di Leonardo, previsto per gennaio 2018, la Uilm sarà molto attenta alla quantità di investimenti che i piani di budget di divisione prevederanno per il 2018.
I DATI DEL CDA DI LEONARDO
Le motivazioni di questa accorta vigilanza sono evidenti. Il consiglio di amministrazione di Leonardo dello scorso 9 novembre ha deliberato e approvato all’unanimità il risultato al 30 settembre 2017 ed i risultati del terzo trimestre 2017. Dai dati emerge che Elettronica, Difesa, Sistemi di sicurezza ed Aeronautica sono in linea con il budget 2017, mentre nella divisione Elicotteri emerge un calo dei ricavi del -8,2%. Ma anche la redditività scende con una diminuzione di valore di Ebita del 16%. Inoltre, nel settore Spazio l’Ebita specifica è calata del 4%. Questi ultimi risultati hanno portato il gruppo a ridurre i valori di Ebita e Focf (è il flusso di cassa operativo post investimenti) previsti nel budget; avendo constatato l’impossibilità di rispettare quegli obiettivi per il 2017 previsti dall’ex amministratore delegato Mauro Moretti.
I TIMORI DEL SINDACATI
I risultati gestionali industriali di Leonardo al 30 settembre 2017 hanno comportato uno sconcerto e disorientamento fra tutti i dipendenti del gruppo che hanno chiesto chiarimenti al sindacato. Come esempio di questa preoccupazione risalta il dato recente della divisione elicotteri del gruppo in questione da cui emerge una realtà negativa caratterizzata, come detto, da un calo dei ricavi dell’8,2% e una riduzione dell’Ebita del 16%.
LA DIVISIONE ELICOTTERI
Il 28 aprile 2017 nell’incontro svoltosi con la direzione della Divisione Elicotteri a Varese, avente per oggetto la chiusura del Bilancio esercizio 2016 e budget 2017, ascoltammo solo dati positivi che ci convinsero fino ad un certo punto, perché facemmo notare che la quantità di Elicotteri prodotti nel 2016 era stata pari a 105 unità, molto inferiore rispetto ai picchi di produzione raggiunti nel 2008, 2009 e 2010. Era evidente che i margini positivi EbitDa-Ebita non evidenziavano il calo di produzione consuntivato nel 2016. Quindi, i dati emersi oggi non credo proprio che possano essere registrati come una novità per il gruppo Leonardo.
Ecco perché la Uilm ritiene di dover tenere i fari accesi sul contenuto del futuro piano industriale.