Skip to main content

Bmw, Fiat, Fca, Ford, Renault e Volkswagen. Chi sale e chi scende nel mercato dell’auto in Europa

Di Paolo Odinzov

Dopo il calo del 2% registrato a settembre il mercato dell’auto in Europa torna a crescere. Stando ai dati diffusi dall’associazione dei costruttori europei (Acea), le immatricolazioni in ottobre sono state complessivamente 1.169.672 unità, che valgono un incremento del 5,9% rispetto allo stesso mese del 2016. Tutti i Paesi dell’Unione Europea, tranne Finlandia, Regno Unito e Irlanda, hanno registrato un segno positivo che influisce sul risultato dei dieci mesi dell’anno nei quali sono state immatricolate in totale 12.830.216 vetture per un + 3,9% sull’annata precedente.

I MERCATI NEL DETTAGLIO

Guardando ai vari mercati, in Spagna è quella dove in ottobre la crescita delle vendite è stata più consistente con le registrazioni salite del 13,7%. Mentre l’Italia vanta l’aumento maggiore nell’arco dei dieci mesi con un +8,9% e un +7,1% lo scorso mese. Francia ha chiuso ottobre a +13,7%, la Germania a +3,9%, mentre il Regno Unito ha riportato un calo del 12,2%.

I MARCHI, CHI SALE E CHI SCENDE

Fca chiude il mese con 74.647 immatricolazioni (+1,1 per cento) e il progressivo annuo con 891.884 registrazioni nei primi dieci mesi del 2017 che valgono il 7,3% in più rispetto al 2016. Nel dettaglio, tra i marchi Fca, Alfa Romeo ha contato a ottobre un +18,7%, grazie a Giulia e Stelvio che le hanno permesso anche di salire nel periodo gennaio-ottobre (+31,9%) più di ogni altro costruttore. Jeep +19,8% e Fiat cala del 1,3%. Bene il gruppo Volkswagen che guadagna a ottobre il 4,8%, spinto soprattutto dal +21,1% di Seat e +11,2% di Skoda. Psa, grazie a Opel segna un incremento del 74,1%, il Gruppo Renault +17,7%, mentre Ford +5,5%. Per il gruppo Bmw ottobre in negativo con vendite in ribasso del 7,8%: perdono sia Mini -1,1%, che Bmw -9,5%. Daimler conta un +6,5%, Toyota +20,5% e Nissan cala del 4,9%. Volano i coreani di Hyundai e Kia (+7,9 e +10%). Perde invece terreno Jaguar – Land Rover con -12,4% nel computo del Gruppo, condizionato soprattutto dal -30,5% di Jaguar.

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)


×

Iscriviti alla newsletter