“Tutti gli incontri al Congresso e alla Casa Bianca sono stati estremamente positivi. Ciascun interlocutore ha confermato la centralità del rapporto con l’Italia e la strategicità dell’asse transatlantico per gli Stati Uniti”. Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa del Senato, esprime dall’ambasciata d’Italia a Washington la soddisfazione per la missione istituzionale nella capitale federale americana. Nel corso di due giorni di meeting, Latorre ha avuto modo di confrontarsi con la Casa Bianca, con il Pentagono, il Dipartimento di Stato ed il Congresso, dove ha incontrato sia esponenti democratici che repubblicani. I temi maggiormente affrontati nel corso della visita del senatore che presiede la commissione Difesa sono stati quelli della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo, argomenti su cui si è evidenziata una grande unanimità di vedute tra Italia e Stati Uniti.
“Abbiamo condiviso l’idea secondo cui la lotta al terrorismo si debba nutrire contestualmente di una strategia politica di stabilizzazione delle aree di crisi e di una militare, rivolta ad annientare la minaccia fondamentalista. Le richieste più insistenti da parte degli interlocutori americani sono state indirizzate a verificare se l’Italia rinnoverà gli impegni assunti nelle missioni internazionali e se confermerà il proprio ruolo nella NATO, anche attraverso un aumento delle risorse economiche da destinare all’Alleanza Atlantica. In qualità di esponente della maggioranza di governo e di senatore del Partito democratico ho confermato l’assunzione di responsabilità da parte italiana verso gli impegni internazionali e ho insistito parecchio sull’altissima qualità del nostro contributo all’Alleanza”.
La missione a Washington è stata anche occasione per un confronto sul futuro delle collaborazioni tra i due Paesi nell’industria delle Difesa, con particolare riferimento alle opportunità di consolidamento della presenza italiana negli Stati Uniti: “Ho avuto l’opportunità di sottolineare quanto sia importante condividere il ritorno tecnologico ed economico degli investimenti militari. Il nostro sistema industriale ha delle caratteristiche di eccellenza sulle quali abbiamo deciso di puntare anche con riferimento a prospettive di collaborazione con l’industria americana. Al Pentagono ho registrato una particolare sensibilità verso le nostre capacità industriali che, potenzialmente, può concretizzarsi in una maggiore presenza sul territorio americano. Sono soddisfatto dell’apertura su questi temi sia da parte del Pentagono che da parte del Committee on Appropriations del Congresso”.
I temi di scottante attualità sono stati al centro del confronto al Congresso, alla Casa Bianca e al National Security Council. In tutti gli incontri è emersa la preoccupazione per alcune aree di instabilità a livello internazionale che rischiano di avere effetti imprevedibili. La crisi in Corea del Nord ha avuto una significativa rilevanza nelle riflessioni degli interlocutori americani: “Ho registrato una grandissima preoccupazione rispetto agli sviluppi di questa crisi e ho avuto la sensazione che si insisterà molto sulla richiesta di maggiore impegno da parte cinese per evitare una soluzione drastica. Al momento sembrerebbe che una eventuale soluzione militare venga ancora considerata come extrema ratio”.
Nel corso della visita c’è stata anche la possibilità per il senatore di interfacciarsi con il mondo dei think tank. C’è stato il confronto con Heritage Foundation, una delle realtà attualmente più influenti a Washington per lo stretto rapporto con l’amministrazione e la capacità di produrre strumenti di supporto all’elaborazione di policy in materia di politica estera e relazioni internazionali: “Gli incontri sono serviti a cercare di capire quale sia il contesto culturale in cui nascono i dossier cruciali per questa stagione politica”.
In ogni incontro è emersa l’attenzione e l’importanza del rapporto tra Italia e Stati Uniti nelle questioni di maggiore rilevanza internazionale. Dalle considerazioni che Latorre ha espresso ai membri della stampa presenti in ambasciata emerge chiaramente l’essenzialità dell’alleato italiano per gli Stati Uniti: “Sono soddisfatto di aver notato la grandissima attenzione al nostro Paese e alle nostre forze armate. Naturalmente, molto tempo è stato dedicato ai tema della NATO e del contributo italiano all’Alleanza ma posso affermare che da parte statunitense vi sia piena consapevolezza della strategicità del nostro Paese e dell’essenzialità dei nostri sforzi nelle missioni internazionali e nella lotta al terrorismo”.