Tanti complimenti per il coraggio di Annalisa Chirico. Denunciando, nel saggio “Fino a prova contraria”, gli abusi delle procure, la giornalista de Il Foglio rischia ben più della vita: ha messo in gioco la propria libertà.
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Il caos suscitato dall’esclusione della Nazionale dal prossimo Campionato del mondo di calcio mi ricorda una celebre frase di Winston Churchill: “Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre’’.
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Con riferimento alla linea di condotta del governo c’è un’altra frase del grande statista britannico che si adatta all’esito del negoziato con i sindacati sulle pensioni: “Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra”. Il governo infatti si è infilato (ecco il disonore) in un insieme di concessioni inutili (non per i pensionandi ma per il Paese) nella speranza di poter convincere i sindacati a non fare storie per quanto riguarda la predisposizione, entro l’anno, del decreto amministrativo che deve adeguare l’età pensionabile all’incremento dell’attesa di vita certificato dall’Istat. Nonostante queste generose misure – che comunque logoreranno il sistema pensionistico – l’esecutivo dovrà affrontare non solo (ecco la guerra) le iniziative di lotta della Cgil, ma anche la calata di brache del Parlamento che non si farà sfuggire l’occasione di bloccare l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita. Poi, si sa, da cosa nasce cosa. Nella prossima legislatura nessun governo si azzarderà a fare ciò che il precedente ha opportunisticamente rinviato, in una materia “sensibile” come le pensioni.
