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Vi racconto il Buon Esempio

Per presentare l’iniziativa si è scelto un periodo simbolico: la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, in programma in tutti gli Stati dell’Unione Europea dal 18 al 26 novembre, che proprio il ministero dell’Ambiente coordina e promuove in Italia da otto anni. “Il Buon Esempio”: così si chiama il progetto messo a punto dal dicastero di via Cristoforo Colombo in collaborazione con AICA (Associazione Internazionale per la comunicazione ambientale) che ha come obiettivo la riduzione, all’interno della sua sede,  del 70% dei rifiuti nei prossimi quattro anni.

“Abbiamo scelto di prendere questa iniziativa – ha spiegato il ministro Gian Luca Galletti – partendo da due elementi che non possono mancare quando si parla di gestione dei rifiuti: la cultura ambientale e l’approccio scientifico. Entrambi questi fattori convivono in un modello di lavoro che può essere esportabile alle altre Amministrazioni dello Stato, centrali e locali. Solo con una forte mobilitazione comune saremo in grado di vincere la sfida europea dell’economia circolare, che in Italia si arricchirà presto con la nostra Strategia nazionale”.

Nella sede di Via Cristoforo Colombo  lavorano, attualmente,  1250 dipendenti che producono ogni anno circa 60 tonnellate di rifiuti , 200 chili a testa. Lo studio che sta alla base del progetto ha analizzato, attraverso un audit tecnico interno, la produzione dei rifiuti nei vari uffici e la loro composizione attraverso un’analisi merceologica. I dati emersi rivelano che il 45% dei rifiuti è composto da carta da ufficio, mentre il resto da cartone (17%), rifiuti organici (15%), plastica mista (9%) e in minima parte da vetro, metalli e farmaci.

Per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei rifiuti previsti dal progetto, i dipendenti del ministero dovranno  seguire alcune indicazioni contenute nel cosiddetto “decalogo di buone pratiche ambientali”. Nient’altro che semplici azioni, dettate dal buon senso, che tutti i cittadini dovrebbero seguire anche in casa o al lavoro. Come stampare i documenti fronte/retro; bere l’acqua del rubinetto riutilizzando le bottigliette; fare una corretta raccolta differenziata dei vari materiali come carta, plastica, metalli e vetro; separare gli avanzi di cibo dall’indifferenziato e conferirlo nell’organico; limitare i consumi spegnendo il pc quando non viene usato; utilizzare mezzi sostenibili per gli spostamenti.

Sempre ieri, al ministero dell’Ambiente, è stato presentato il decreto che combatte l’abbandono dei rifiuti (il cosiddetto “littering”), compresi i mozziconi di sigarette. Il provvedimento prevede, tra l’altro, l’attuazione di campagne di informazione nazionale, da finanziare con i proventi derivanti dalle multe elevate ai trasgressori. Ogni anno, come è stato ricordato nel corso dell’incontro, milioni di tonnellate di rifiuti abbandonati finiscono un po’ dappertutto, nei mari, sulle spiagge, nelle foreste . “È pertanto fondamentale – ha detto la Sottosegretaria all’Ambiente Barbara Degani – realizzare e promuovere campagne di comunicazione efficaci rivolte a tutti i cittadini e progetti di educazione ambientale per i più piccoli, a cominciare dalla scuola”.

Un agile volumetto con le linee guida nazionali per la realizzazione di queste campagne è a disposizione di tutte le Amministrazioni locali: per far conoscere il fenomeno e provare ad arginarlo.



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