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Vi racconto le ultime mattane di Erdogan in Turchia

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La Turchia di Recep Tayyip Erdogan cambia sempre più in fretta e a mutare sono anche gli stili di vita. Dopo una riforma della scuola che rende inevitabilmente l’educazione più religiosa e conservatrice, la morsa si sta stringendo anche intorno agli omosessuali.

A questo riguardo, la politica del governo è sempre stata piuttosto chiusa, con il Gay pride che da tre anni non riceve le autorizzazioni da parte delle autorità o viene represso con la forza.

Questa volta, però, la prefettura di Ankara è andata oltre e con un comunicato stampa ha sospeso tutte le manifestazioni organizzate dalle Lgbt fino a data da destinarsi. Non si tratta solo di proteste, già pesantemente limitate dallo Stato di emergenza in vigore nel Paese. La comunicazione della Prefettura parla di “eventi pubblici”, quindi mostre, conferenze, rassegne cinematografiche e dibattiti. Tutto insomma quello che può avere a che fare con il mondo Lgbt.

La motivazione del divieto è che tali manifestazioni urtano le sensibilità personali, “provocando odio e ostilità”. Non solo. La prefettura ha anche aggiunto che la misura è volta alla protezione della pubblica sicurezza e alla promozione dell’ordine pubblico, della prevenzione del crimine e alla veicolazione di valori corretti dal punto di vista della salute e di quello etico.

Il provvedimento è arrivato come un fulmine nel cielo delle associazioni Lgbt, che pure non era molto sereno. Ma, a differenza di altri Paesi musulmani, in Turchia l’omosessualità è sempre stata legale. Per questo, nonostante le condizioni sempre più difficili nella vita quotidiana e le discriminazioni sempre più frequenti, nessuno pensava ci si sarebbe mai spinti a tanto.

Le associazioni e anche il Chp, il principale partito di opposizione, si sono fatti sentire. Ma niente sembra ormai poter scuotere una società che ormai appare addormentata e un Paese dove il potere appare ormai sempre più concentrato nelle mani di uno solo, nello specifico il Presidente Recep Tayyip Erdogan.

Di fatto, siamo di fronte a una Turchia che manifesta sempre più disagio, quando non direttamente intolleranza, nei confronti degli stili di vita non compatibili con l’interpretazione più ortodossa dell’Islam. Lo stesso capo di Stato ha più volte espresso pareri molto critici sia nei confronti della pratica dell’omosessualità, sia dei partiti che avevano scelto come candidati persone che avevano fatto outing, dichiarando il proprio orientamento omosessuale.

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