Il gruppo francese Thales – player nei settori dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza – ha approvato l’acquisizione della compagnia franco-olandase di sicurezza informatica Gemalto per 4,8 miliardi di euro. Quest’ultima – leader nei sistemi di sicurezza digitale, nei pagamenti elettronici e nelle carte Sim ma nel mezzo di un momento di difficoltà – aveva da poco detto no a un’offerta da 4,3 miliardi da parte della sua concorrente Atos.
In questo modo nasce un ‘colosso’ francese della sicurezza cibernetica, potenzialmente il terzo al mondo per grandezza secondo gli analisti. L’offerta di Thales – si legge in una nota della compagnia – è di 51 euro ad azione (compresi i dividendi), con un premio del 57% rispetto al prezzo di chiusura dell’8 dicembre.
L’intesa include una clausola di scioglimento nell’eventualità in cui dovesse esserci un’offerta migliorativa di almeno il 9%. L’accordo è stato sostenuto all’unanimità dai consigli di amministrazione delle due società, nelle quali è azionista il Tesoro francese (Bpifrance, la banca pubblica francese che è il primo azionista di Gemalto, con l’8,3% del capitale).
Thales – che si è anche impegnato a mantenere gli occupati di Gemalto almeno fino a fine 2019 – intende unire il suo business nel settore digitale con quello della società franco-olandese, con ricavi previsti in 3,5 miliardi di euro (in prospettiva, si evidenzia nel comunicato, le nuove attività oggetto dell’acquisizione rappresenteranno il 20% circa dei ricavi pro forma del gruppo).