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Ecco le priorità di Banca d’Italia e Consob per il fintech

Nelle ultime settimane le iniziative e le occasioni di approfondimento in materia di fintech sono state davvero molte.
Sul versante istituzionale, sono stati ascoltati in audizione presso la Commissione Finanze il Vicedirettore di Banca d’Italia Fabio Panetta ed il presidente di Consob Giuseppe Vegas. Quest’ultimo in particolare ha evidenziato la necessità, visti i rapidissimi cambiamenti del settore, di una regolamentazione dedicata per il fintech, con particolare riferimento alle attuali incognite legate alla crescente diffusione dei bitcoin e dei loro vari utilizzi (tra le principali, le ICO – acronimo di “initial coin offering“, ovvero offerte pubbliche di bitcoin, al pari delle IPO, tuttavia legate a realtà imprenditoriali innovative e con un’offerta appunto di bitcoin). La Banca d’Italia dal lato suo ha appena lanciato sul proprio sito internet il “canale fintech” che consente agli operatori di dialogare con l’Autorità, ponendo anche quesiti e seguendo gli aggiornamenti sul tema.

A Roma, tra il 30 novembre ed il 1 dicembre, si è tenuta una conferenza congiunta tra Banca Centrale Europea e Bankitalia sul tema dell’innovazione nei pagamenti digitali. L’evento è stato aperto da Ignazio Visco e Yves Mersch (Bce) ed erano presenti oltre a rappresentanti delle principali istituzioni sovrannazionali, anche funzionari delle banche nazionali ed operatori di mercato. La conferenza si è aperta all’insegna dei bonifici istantanei: infatti, proprio la settimana precedente in Italia è stato lanciato il servizio per il momento da parte di Intesa, UniCredit e Banca Sella. In pratica, dal 21 novembre un bonifico può essere ricevuto in pochi istanti dal momento in cui viene disposto. In Italia si tratta di un servizio attivo, per ora, su poche banche e non disponibile in tutti i paesi (la Franca ad esempio ancora non possiede questa possibilità), tuttavia, in Inghilterra già da tempo rappresenta la regola.

Visco si è concentrato sull’importanza del bonifico istantaneo, che era atteso da anni in Italia mentre Yves Mersch è andato oltre, spiegando che il bonifico istantaneo rappresenta la risposta concreta delle banche al fintech ed alla crescente necessità di rapidità dei pagamenti. L’occasione è stata utile anche per avere una panoramica mondiale sui sistemi di pagamento che si stanno diffondendo pure fuori dall’Europa. A titolo esemplificativo, la Banca Nazionale della Thailandia da un lato è favorevole alla diffusione dei bonifici istantanei (già presenti), ma dall’altro, ancora di più, incoraggia l’uso dei pagamenti tramite QR code (evoluzione del codice a barre) poiché in quella regione gli operatori di carta di credito supportano questa tecnologia ed i clienti la apprezzano. Un tema che le autorità presenti hanno più volte sottolineato, e che certamente trova il supporto degli operatori, è quello di evitare in tutti i modi la frammentazione della normativa sul fintech. Del resto, il rischio di una frammentazione esiste ed è reale, soprattutto in considerazione della natura transnazionale del fenomeno e degli impatti trasversali che questo presenta (si pensi solo alla privacy oppure alla sicurezza).

Questi concetti sono stati ripresi e ribaditi anche dalla World Bank, presente all’evento, che ha confermato come sul fintech sia necessario avere una visione comune. Non sono mancati anche momenti di approfondimento accademico e casi di studio: protagonisti, in questo caso, le criptomonete, la distributed ledger technology (la Dlt già trattata da Formiche.net) e la Cina, con i suoi protagonisti Alibaba e Tencent. In particolare, i numeri dei clienti di questi ultimi, e la tendenza all’abbandono del contante che si sta verificando in Cina (solo il 17% delle operazioni sono in contante, rispetto ad esempio alla Germania dove il 51% delle transazioni vengono effettuate in contanti) sono un fenomeno ancora lontano in Europa.

In estrema sintesi, durante l’evento romano è emerso in tutta la sua evidenza il confronto e le sfide che stanno vivendo le banche con l’avanzare delle realtà fintech, nonché il tentativo – arduo in questa fase – delle autorità di regolare la partita e soprattutto di definire le caratteristiche dello sfidante fintech, in un’ottica sempre di libertà del mercato e protezione del consumatore. L’appello della Consob ad una rapida definizione delle regole sembra tempestivo e soprattutto in linea con il piano di azione delle varie autorità intervenute alla conferenza.

Infine, a livello nazionale è stata recentemente creata AssoFintech, con lo scopo di raggruppare e rappresentare le imprese del settore.


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