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Cosa ha deciso la base cinquestelle per lo sviluppo economico

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Energia, difesa, scuola, sviluppo economico. Il programma di governo del Movimento 5 stelle continua a prendere forma sulla piattaforma Rousseau in cui gli utenti certificati possono votare le preferenze sulle varie proposte. Ultima tappa, lo sviluppo economico, in cui hanno votato tra i 12 e i 13 mila utenti (con una certa flessione verso il basso) che vorrebbero delle politiche più attente alla produzione localistica contro il mercato globalizzato, protezione del made in Italy, ridiscussione dei trattati europei e dei vincoli che ne conseguono e ancora criteri più stringenti per la selezione dei vertici delle società pubbliche.

MENO GLOBALIZZAZIONE

Far crescere l’economia italiana puntando sulla localizzazione della produzione rispetto a quella globalizzata (8513) e maggiore tutela dei prodotti e servizi italiani (8116) sono le due priorità più votate dalla base del Movimento 5 Stelle su Rousseau (qui tutte le proposte e i quesiti). Nel secondo quesito, relativo alle società pubbliche e partecipate, è stata votata come priorità la più stringente definizione dei requisiti di onorabilità e contrasto ai conflitti di interesse nelle nomine dei vertici delle società pubbliche (5062 voti su 12840).

INDUSTRIA 4.0 E IMPRESE INNOVATIVE

Nel quesito sull’industria 4.0, la scelta della base del Movimento ha puntato sulla “creazione di un modello collaborativo PA-Imprese-Università per le nostre città intelligenti” (5966 preferenze), mentre per agevolare la nascita di nuove imprese è stata scelta l’approccio di eliminazione delle barriere “come, ad esempio, il contributo minimale Inps per i soci amministratori e dipendenti” (3886 preferenze). In ambito di innovazione e industria, la scelta della base del Movimento è andata verso una “regolamentazione dedicata ad una legislazione che favorisca il riuso, il recupero e il riciclo dei materiali” (7955 preferenze) e l'”incentivazione dell’innovazione per superare la barriera tecnologica che non permette un accesso all’innovazione soprattutto alle piccole e medie imprese” (4641).

VINCOLI EUROPEI E NUOVI OBIETTIVI

Gli ultimi tre quesiti hanno riguardato la politica economica italiana in relazione ai vincoli imposti dall’Europa. Se da una parte il governo italiano deve puntare sulla produzione locale, allo stesso modo si deve tentare – secondo la scelta della base del Movimento – “sulla ricerca di un giusto equilibrio tra apertura del mercato (import/export) e tutela degli interessi sociali ed economici dei cittadini prevedendo, qualora fosse necessario, anche politiche di protezionismo economico e commerciale, quali dazi doganali e quote di importazione” (10208 preferenze). Sui trattati europei, la base del Movimento ha scelto la via della rinegoziazione radicale (11734 preferenze su 12331 voti) che vada nella direzione di una “riduzione drastica della pressione fiscale sui redditi d’impresa e sui redditi da lavoro” (7303 preferenze) e del “finanziamento di misure di integrazione dei redditi sotto la soglia di povertà e di sostegno economico per le famiglie senza reddito” (5962 preferenze).

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