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Come e quanto crescerà la popolazione musulmana in Europa. Report Pew Research Center

Pur evitando di entrare nel merito della questione ‘immigrazione’, calda soprattutto perché ci si trova in tempi pre-elettorali, la dimensione della popolazione musulmana in Europa resta al centro di diverse ricerche, statistiche e rapporti. Un problema tanto reale quanto imponente. Nelle scorse ore gli analisti del Pew Research Center – noto think tank statunitense con sede a Washington che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti e sul mondo in generale – hanno diffuso un nuovo rapporto che denuncia la crescita dei musulmani nell’Europa cristiana.

Il think tank ha modellato ben tre scenari che variano a seconda dei livelli futuri di migrazione. In quello che non è stato un mero tentativo di prevedere il futuro, una serie di proiezioni disegnano il contesto di un’Europa che assiste alla crescita esponenziale della popolazione musulmana e che pare avere le mani legate. La popolazione musulmana, infatti, aumenterà comunque, in ognuno dei tre scenari differenti disegnati dal Pew Research Center.
Che sia ‘immigrazione zero’ (fine dei flussi da un giorno all’altro); ‘media immigrazione’ o, ancora, ‘alta immigrazione’ (come ha battezzato il think tank gli scenari), non c’è nessun dato confortante, sebbene sia difficile prevedere quale dei tre andamenti futuri dell‘immigrazione sarà il più probabile.

La possibilità di una immigrazione che continuerà a crescere inesorabilmente, e classificata nei vari grafici come ‘alta immigrazione’, proietta il flusso record di immigrati sulla cartina dell’Europa per svelarci che la popolazione musulmana coprirà circa il 14% di quella europea nel giro di soli vent’anni. Dal punto di vista degli statistici, si tratta di un lasso di tempo risibile, di solito, eppure l’entità del problema non solo ha reso necessarie le percentuali, ma sufficienti gli anni da qui al 2050 per immaginare un orizzonte radicalmente cambiato.

D’altronde quelli del Pew ci raccontano che anche se dall’oggi al domani i flussi migratori verso l’Occidente dovessero fermarsi tutto d’un tratto – e quindi si venisse a verificare lo scenario di ‘migrazione zero’ – la popolazione musulmana passerebbe, comunque, dall’attuale 4,9% al 7,4% entro sempre il 2050. E’ così che mentre le percentuali islamiche lievitano in Europa, i cristiani saranno sempre più proiettati verso un lento declino. Qualsiasi cosa accada. Che aumentino o diminuiscano i flussi migratori, non è il volume che conta, ma la componente religiosa: continueranno ad essere prevalentemente i musulmani ad arrivare in Europa.

E se è vero che l’Italia potrebbe arrivare ad ospitare fino a 14,1 milioni di musulmani, pare che sarà il Regno Unito, con o senza Brexit, a patire più di tutti la quasi sostituzione di popolazione. Nel corso di questi anni, infatti, l’Inghilterra di Cameron e della May è stata la destinazione prediletta di quelli che sono stati battezzati come migranti economici. Pertanto, in uno scenario di ‘immigrazione media’ il Regno Unito vedrebbe triplicare la popolazione musulmana, che attestandosi a quasi il 17% finirebbe perfino per surclassare quella tedesca ferma al 10%, e quasi vicino a quella svedese dove i musulmani potrebbero arrivare a circa il 20%.

Recentemente in Gran Bretagna sono arrivati ben pochi immigrati rifugiati (circa 60.000), ma, ad oggi, sono più di un milione gli immigrati che regolarmente abitano i confini inglesi. E circa il 43% di questi è di religione musulmana. Secondo i dati dell’Osservatorio Migratorio di Oxford, uno su cinque non britannici nel Regno Unito è musulmano, e il rapporto del think thank è pronto a scommettere che ogni percentuale verrà triplicata nell’arco di vent’anni: saranno 13 i milioni di musulmani, non esattamente una cifra ridicola.

Ma perché con o senza immigrazione la popolazione musulmana crescerà comunque? Fertilità, figli, ecco la chiave del problema. Gli immigrati fanno figli, e l’Europa a crescita zero sta lasciando le sue culle vuote a disposizione della popolazione musulmana. Gli islamici sono più giovani (di 13 anni in media) e hanno una fertilità di gran lunga più alta. Le donne europee in media hanno un tasso di fertilità che contempla circa 1,6 figli, la donna musulmana arriva già a circa 2,6 bambini.

I numeri sono implacabili e pare che davvero niente potrà cambiare le cose. Nonostante il rapporto del think tank statunitense abbia manifestato una certa prudenza tenendo le cifre basse, visti gli eventi in corso e la demografia africana (che è una bomba!), saranno ben oltre i 75 milioni i musulmani nell’Europa cristiana.



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