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Dolore muscolo-scheletrico per il 97% degli italiani. Quanto costa per la sanità?

Il dolore muscolo-scheletrico impatta su lavoro, famiglia, vita sociale e rappresenta un costo per il Paese. Questo è quanto emerge dal Global Pain Index 2017, studio internazionale promosso da GSK Consumer Healthcare e volto ad approfondire gli effetti del dolore muscolo-scheletrico.

In Italia, riporta il documento, il dolore muscolo-scheletrico affligge il 97% degli italiani e ne colpisce regolarmente il 58%. Sebbene il dato risulti in linea con la media globale (56%), non può lasciare indifferenti. Oltre a mettere in luce un problema significativo per le sue dimensioni, infatti, va analizzato anche per la vastità di ambiti in cui si riflette.

Il primo, sicuramente, è la qualità della vita di chi ne soffre. In Italia, l’80% delle persone ritiene infatti che il dolore muscolo-scheletrico influisca negativamente sulla propria quotidianità, contro il ben più basso 69% su base mondiale. Inoltre, l’80% degli intervistati ritiene che il dolore condizioni negativamente anche la propria sfera emotiva, poiché genera nel malato ansia e preoccupazione. Il 47% degli italiani, infine, ritiene che il dolore agisca anche sul proprio umore.

In secondo luogo, secondo quanto dimostrato dalla ricerca, l’afflizione fisica ingerirebbe anche sulla vita sociale, familiare e sulla genitorialità. Influirebbe, infatti, sulla capacità delle persone di interagire con gli altri (53%) e di uscire con gli amici (45%). Quasi la metà delle persone affette da dolore, infine, dichiara di isolarsi in occasione di eventi di gruppo a causa di tale condizione. Ma i dolori dell’apparato muscolo-scheletrico influenzano anche i rapporti all’interno della famiglia. Il 58% degli intervistati non riesce a godere del tempo trascorso con i propri cari. Non solo. Questo tipo di infermità condizionerebbe negativamente anche la capacità dei genitori di svolgere soddisfacentemente il proprio ruolo. Lo sostengono circa sei genitori su dieci, contro la media globale di cinque su dieci. Il dolore influirebbe anche sulla pazienza dei genitori nei confronti dei propri figli: il 68% ha riferito di essere meno paziente proprio a causa del dolore. Ma la patologia finisce per condizionare non solo passivamente, ma anche direttamente la qualità della vita dei familiari di chi soffre: il 56% di loro vive una condizione di stress per via dello stato di salute dei propri familiari. Infine, questo tipo di patologia provoca dei cambiamenti a livello della percezione che i soggetti coinvolti hanno di se stessi. Il 53% delle persone coinvolte nell’analisi si sente più anziana di quanto non lo sia. Il dato, poi, riguarda in particolar modo le donne: la percentuale balza infatti al 59% per il sesso femminile.

Ma le problematiche legate al dolore muscolo-scheletrico finiscono per avere delle ripercussioni anche in ambito economico. Non solo perché, come analizza il Global Pain Index, genera un costo di 7,9 miliardi di euro per i giorni di malattia presi dai lavoratori (in media 3,3 all’anno), ma anche perché produce effetti negativi sull’efficienza dei lavoratori. Sebbene il dato non sia quantificabile, risulta evidente come il malessere di un soggetto impegnato in attività lavorativa possa influire svantaggiosamente sulla qualità del lavoro svolto, e dunque sia sull’economia dei privati, che sul sistema-Paese.

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