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Ecco il piano della Casa Bianca per gli investimenti nelle infrastrutture

casa bianca, midterms

“I seguenti principi sono finalizzati a proteggere l’ambiente e allo stesso tempo agevolare la presentazione di progetti per nuove infrastrutture con minor costo e maggiore efficacia”: si apre così uno dei provvedimenti normativi più importanti su cui sta lavorando in questi giorni la Casa Bianca.

Il testo, pubblicato in anteprima dal Washington Post, rappresenta un ottimo riferimento per studiare gli sforzi dell’amministrazione Trump per incentivare la presentazione di progetti nazionali ed internazionali sulle infrastrutture.

Come recentemente segnalato da Formiche.net, il tema rappresenta uno dei punti cardine dell’agenda economica pensata dal presidente degli Stati Uniti per rilanciare l’economia americana e dalla lettura del documento si comprende il peso – non solo politico – della strategia presidenziale che segue la recente riforma in materia fiscale.

L’idea su cui lavora l’amministrazione è semplice e immediata: per costruire nuove strade, porti, ponti e altre infrastrutture è necessario bilanciare adeguatamente l’esigenza di proteggere l’ambiente con la necessità di supportare l’economia americana e gli investimenti nel settore. Un risultato ad oggi difficilmente raggiungibile, secondo il punto di vista governativo, a causa dei vincoli e della rigidità imposta dalla legislazione in vigore. Con il provvedimento in via di approvazione si andranno ad aggiornare non solo le policy e principi generali ma anche gli aspetti di dettaglio, che tanto interessano il mercato internazionale ed americano. Ad esempio, l’amministrazione interverrà per eliminare quei vincoli che impediscono o rallentano la progettazione di strade, ponti o gasdotti, facendo così da freno all’economia e all’occupazione.

Il risultato che ha in mente la Casa Bianca potrebbe essere tanto dirompente quanto la riforma fiscale di fine anno. Il rilancio dell’economia potrà, poi, determinare effetti di grande interesse anche per i player di altri Paesi, tra cui l’Italia.

Per il momento il Congresso guarda con attenzione al tema e gli esponenti del partito repubblicano non nascondono l’apprezzamento verso il lavoro dell’amministrazione.

Fonti governative tendono a rassicurare i membri della minoranza democratica, preoccupati per i possibili impatti ambientali. Alex Herrgott, direttore associato al White House Council on Environmental Quality, fa sapere: “Non abbiamo intenzione di sminuire i principi di tutela ambientale ma è molto chiaro che esiste una burocrazia che rallenta e appesantisce gli investimenti”.

Altri funzionari fanno trapelare alla stampa la posizione governativa: “Una regolamentazione più smart non vuol dire che stiamo abbandonando la nostra responsabilità in materia ambientale”. E’ questa la linea seguita da tutta l’amministrazione a sostegno dello sforzo normativo di queste ore.

Il documento, che potrebbe subire modifiche prima di essere ufficialmente presentato, viene considerato ancora in versione “draft” ma – al netto di aggiustamenti parziali – resta la linea molto chiara e irremovibile di Donald Trump. Gli Stati Uniti si preparano a dare uno nuovo forte scossone all’economia. Le infrastrutture saranno, così, uno dei driver principali per dare concretezza alla dottrina del Make America Great Again.


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