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Le donne saudite potranno guidare anche le moto

Di Antonio Vitillo

Cade un altro dei baluardi della discriminazione di genere. In Arabia Saudita, a partire da giugno 2018, le donne potranno guidare anche le moto e i camion. La decisione è stata resa pubblica dalla Direzione Generale del Traffico di Riyad, neanche tre mesi  dopo l’annullamento del divieto di mettersi alla guida di un’auto.

DOPO LE PROTESTE 

Il decreto reale sancisce che la legge sulla guida applicata alle donne sarà la stessa applicata agli uomini, senza dunque obbligo di targhe d’identificazione speciali, e precisa che sarà necessario avere almeno 18 anni per condurre una moto, 20 per mettersi alla guida di un camion. Tuttavia le conducenti coinvolte in incidenti stradali o che violino le leggi sul traffico, saranno processate presso centri dedicati, gestiti esclusivamente da donne.

Il decreto emanato da re Salman fa seguito all’onda di mobilitazioni in tutto il Paese a favore dei diritti delle donne. Il Global Gender Gap Report 2017 – lo studio annuale sullo stato di salute della parità di genere condotto in 144 paesi dal World Economic Forum – ha classificato l’Arabia Saudita come il settimo peggiore al mondo. Secondo le leggi normalmente vigenti, le donne devono avere il permesso di un membro maschio della famiglia anche per svolgere normali attività come studiare o viaggiare.

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)



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