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Le elezioni e il paradigma Ilva. Ecco lo sguardo della Uil

Ilva

Questo è l’anno delle elezioni politiche del 4 marzo. Ma sindacalmente parlando, il 2018 è il tempo del Congresso della Uil che si svolgerà dal 21 al 23 giugno a Roma. L’organizzazione sindacale delle “tute blu” della Uil terrà, invece, il proprio Congresso nazionale dal 17 al 19 aprile. Ad una importante tornate elettorale, che comprende anche il rinnovo di tante amministrazioni locali e regionali, ne seguirà un’altra di congressi sindacali a livello orizzontale e verticale che culminerà nell’appuntamento di inizio estate nella Capitale.

BARBAGALLO E LA VERTENZA FISCALE

“Questo – spiega Carmelo Barbagallo, segretario generale della Confederazione sindacale di via Lucullo a Roma (nella foto con Pier Paolo Bombardieri, segretario organizzativo)- dovrà essere l’anno di una grande vertenza fiscale da condurre insieme a Cgil e Cisl: rivendicheremo un forte impegno per un fisco più leggero e per salari e pensioni più pesanti. Fisco, lavoro, giovani e previdenza sono i principali capitoli su cui si concentrerà l’azione sindacale della Uil nel 2018: su questi punti, chiederemo un confronto anche ai partiti che si accingono alla competizione elettorale”.

IL PATTO DELLA FABBRICA

In dirittura d’arrivo ci sarebbe anche il cosiddetto “Patto della fabbrica” tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil che potrebbe segnare un segnale di svolta nelle relazioni industriali.Mario Sassi nel suo “Blog- notes” ha segnalato che il confronto tra le parti risulterà caratterizzato dai modelli contrattuali rinnovati nel settore chimico e in quello metalmeccanico. “ Il primo –scrive- vede nel rilancio della produttività lo strumento principale per caratterizzare questo patto e quindi affida alla contrattazione aziendale un ruolo importante, ma più tradizionale. Il secondo, invece, cerca, forse più dell’altro, di mettere al centro la qualità del rapporto con il lavoratore come elemento di rottura con un passato fordista e di massa. Da qui un’idea di contrattazione aziendale più propensa ad assumersi e condividere rischi e quindi più disponibile ad una innovazione qualitativa”.

CALENDA E L’INTESA PER L’ILVA

Proprio i metalmeccanici sono alle prese con la trattativa al ministero dello Sviluppo economico per un’intesa utile al rilancio del gruppo Ilva grazie soprattutto agli investimenti privati della multinazionale Arcelor Mittal. In tal senso sono previsti incontri in sede ministeriale per tutto il mese di gennaio.“L’Ilva entro il 2020 – ha dichiarato il ministro Carlo Calenda- può diventare l’acciaieria dal punto di vista ambientale migliore d’Europa, quello che è importante è che si sgomberi il campo dai ricorsi e lo si faccia rapidamente, e ragionando sul merito”.

PALOMBELLA E BOCCHI FAVOREVOLI AL PROTOCOLLO AMBIENTALE PER TARANTO

Anche Rocco Palombella, leader della Uilm, insieme a Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, è stato esplicito:”Riteniamo che la proposta di protocollo sui temi ambientali relativi al gruppo Ilva, insieme alla lettera di accompagnamento firmata congiuntamente dai ministri Carlo Calenda e Claudio De Vincenti, inviata il 4 gennaio, al Presidente della Regione Puglia e al Sindaco di Taranto e agli altri soggetti interessati costituisca un atto giuridicamente rilevante, utile a far ritirare il ricorso al Tar di Lecce contro il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri approvato il 29 settembre scorso. Il testo in questione rappresenta il giusto punto di mediazione per poter assicurare un piano di ambientalizzazione per il sito di Taranto idoneo, celere, efficace e, soprattutto, anticipatore rispetto ai tempi finora prefissati”.

AGIRE IN TEMPO UTILE

La vicenda dell’Ilva è il paradigma di come si dovrebbero affrontare i tanti problemi dell’Italia: “Il tetto si ripara quando c’è il sole, ma noi stiamo con il naso all’insù ad aspettare la pioggia”. La citazione del giornalista Enrico Cisnettorisulta nel caso i questione più appropriata che mai.


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