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La lotta del Viminale contro le fake news è giusta. Parla Rosa Calipari

Minniti

Il nuovo servizio realizzato dalla Polizia Postale per contrastare le fake news in vista delle prossime elezioni è “un’iniziativa ottima che da un lato costituirà da deterrente nei confronti di chi vuole manipolare l’opinione pubblica e dall’altro contribuirà a far comprendere ai cittadini la pericolosità che possono generare le false notizie diffuse in Rete”.

A difendere dalle critiche dell’opposizione il piano anti bufale presentato dal ministro dell’Interno Marco Minniti è Rosa Villecco Calipari, deputata del Partito Democratico e componente del Copasir, l’organo parlamentare di controllo sull’intelligence.

Secondo la parlamentare, sentita dall’agenzia Cyber Affairs, “il protocollo attivato non sarà affatto un boomerang per il governo, perché chiunque non voglia strumentalizzarlo si rende conto che il fenomeno delle fake news è estremamente importante per la tenuta democratica di ogni Paese e non va né sottovalutato né minimizzato”.

La deputata, che tra i suoi incarichi ha quello di vicepresidente della Commissione Difesa, evidenzia che la questione della disinformazione perpetrata su siti e social media “merita un monitoraggio continuo e ulteriori approfondimenti, ed è proprio in questa ottica che va l’iniziativa approntata dal Viminale. Nessuno può pensare”, aggiunge, che basti qualcosa di simile per eliminare il problema, ma di certo questo è un contributo apprezzabile per ridurne la portata”.

La questione fake news, rimarca Rosa Calipari, “è estremamente complessa e talvolta travalica i confini nazionali”. Il riferimento sottinteso è ai diversi rapporti – due su tutti, uno dell’Atlantic Council presentato qualche mese fa a Roma presso il Centro Studi Americani e uno più recente del Senato Americano – che identificano nell’azione di disturbo condotta da alcuni Paesi sul Web – Russia ma non solo – uno dei pericoli maggiori per le democrazie occidentali.

“Questo tema”, sottolinea la deputata, “è distinto ma intersecato a quello del soft power e dell’influenza esercitati online da alcune nazioni in fortemente aggressivo e pervasivo. Si tratta di una vera minaccia rispetto alla quale non va abbassata l’attenzione”.​​



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