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Il difficile lavoro del generale Kelly con Trump. Che su Apple…

John F. Kelly

Nelle ore in cui il Congresso è impegnato in una difficile trattativa per l’approvazione della legge sul rifinanziamento della attività amministrative e scongiurare il cosiddetto rischio di shutdown, il capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly (nella foto), ha tenuto un incontro a porte chiuse con alcuni congressman democratici dell’Hispanic Caucus. Nel corso della riunione sono stati affrontati i temi di maggiore rilevanza per il passaggio del provvedimento nei due rami del Congresso ed è emersa la questione del muro di confine con il Messico, argomento più volte richiamato da Donald Trump nel corso della campagna elettorale.

A distanza di pochi minuti dall’incontro i media statunitensi hanno rilanciato alcune frasi attribuite a Kelly che sembrerebbero smorzare i toni sulla questione. Secondo quanto segnalato anche dal Washington Post, il capo dello staff della Casa Bianca ha affermato che Trump sarebbe stato “male informato” nel momento in cui ha promesso ai cittadini americani la costruzione del muro e non si sarebbe reso conto della impossibilità di mantenere un simile impegno.

Le dichiarazioni di Kelly sembrerebbero, tra l’altro, in contrapposazione con quanto recentemente affermato dallo stesso Trump, che solo pochi giorni fa ribadiva la sua posizione e l’idea secondo cui i costi di costruzione del muro sarebbero stati addebitati al Messico.

Gli spifferi, se veritieri, confermerebbero lo stato di agitazione tra i vertici dell’amministrazione e le difficoltà all’interno del partito repubblicano nel confrontarsi su una linea poco condivisa dalla maggior parte dei membri del Congresso. La strategia di smorzare i toni potrebbe quindi essere letta come un tentativo estremo per aprire una breccia tra gli schieramenti e cercare di trovare la quadra proprio in vista del voto sul rifinanziamento. Non a caso le dichiarazioni sarebbero state fatte nel corso di un incontro riservato con gli esponenti democratici che si ergono a difesa degli ispanici e dei loro diritti.

Sulla discussione in materia di immigrazione e in particolare sui DREAMERS è arrivata anche una dichiarazione di Mitch McConnell, senatore repubblicano particolarmente inviso a Trump. McConnell ha dichiarato: “Non appena riusciremo a capire qual è la posizione effettiva del presidente mi convnicerò che non abbiamo impiegato il nostro tempo in mere discussioni ma per trovare una concreta chance di votare e approvare il provvedimento”.

Alla Fox News, nelle stesse ore, Kelly ha dichiarato: “Il presidente sta cambiando il proprio atteggiamento rispetto al problema”. Tutte conferme del tentativo di cercare una via di fuga per superare le contrapposizioni esistenti. Nonostante le aperture, la strada da fare sembra ancora lunga e lo spauracchio di tweet o dichirazioni distruttive da parte di Trump continua a fare paura.

Non a caso, lo steso Kelly ha tenuto a ribadire che è “intenzionato a restare ancora a lungo alla Casa Bianca”, per evitare possibili speculazioni su una sua uscita dallo staff.

La giornata del presidente si è chiusa, tra l’altro, con una nota di entusiasmo per l’annuncio di nuovi investimenti negli Stati Uniti da parte di Apple. Trump ha affermato: “Avevo promesso che compagnie come Apple sarebbero tornate ad investire negli USA. Oggi questo è possibile grazie alla riforma fiscale che abbiamo approvato”. I rientri previsti per Cupertino a seguito del tax cut dovrebbero aggirarsi intorno ai trentotto miliardi di dollari, che potranno essere reinvestiti per creare nuovi posti di lavoro e aumentare l’occupazione.

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