Ora è ufficiale. È stato siglato l’accordo tra la Boeing e la Casa Bianca per la produzione di due nuovi Air Force One. I velivoli erano entrati in servizio nel 1990, al tempo della presidenza di Bush senior, e sono ormai giunti alla fine del ciclo di vita previsto.
L’intesa era stata raggiunta in maniera informale nella giornata di martedì, nel corso di un incontro, fortemente voluto da Trump, tenutosi alla Casa Bianca tra il Presidente e il Ceo della Boeing, Muilenburg.
L’accordo sembra mettere fine alla crociata contro i giganti dell’aeronautica americana che Trump aveva lanciato ancor prima di insediarsi nello studio ovale, quando aveva criticato aspramente le spese dei precedenti presidenti nel settore, bollando il programma degli F-35 come “fuori controllo” dal punto di vista dei costi. Non meno severo era stato il tweet che il neo eletto Presidente aveva riservato proprio alla Boeing nel Dicembre 2016, criticando il termine dell’accordo tra l’azienda e il governo americano per l’acquisto di due esemplari di Air Force One, “i costi sono fuori controllo, oltre 4 miliardi di dollari. Cancellate l’ordine”, aveva tuonato Trump via Twitter, per poi spiegare alla stampa che “è ridicolo. Noi vogliamo che la Boeing faccia un sacco di quattrini, ma non così tanti!”.
L’Intesa firmata ieri rivede al ribasso le cifre dell’affare, fissando il prezzo a 3,9 miliardi di dollari. Con un risparmio per i contribuenti americani, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca Hogan Gidley alla Cnn, superiore a 1,4 miliardi. La stampa americana ha fatto notare che l’ammontare effettivo del risparmio non è chiaro, proprio perché lo stesso Trump aveva parlato inizialmente di cifre vicine ai 4 miliardi. Ora, sia la Casa Bianca che la Boeing dicono che le stime iniziali dei costi erano invece di 5 miliardi. Dalla Boeing hanno inoltre chiarito che il prezzo include anche la manodopera necessaria per sviluppare a costruire i due velivoli compresivi di tutto l’equipaggiamento specifico e delle speciali configurazioni che il costruttore deve realizzare, soprattutto per questioni legate alla sicurezza. “La Boeing è fiera di costruire la nuova generazione di Air Force One, fornendo ai presidenti americani una Casa Bianca volante – si legge in un comunicato ufficiale –. Il Presidente Trump ha negoziato un ottimo affare a nome dei contribuenti americani”.
Trump si è inoltre assicurato di poter essere il primo Presidente ad usufruire dei nuovi aerei, rivedendo i termini dell’accordo in modo che i due esemplari saranno pronti per il 2021, quindi all’inizio di un potenziale secondo termine della sua presidenza e tre anni prima di quanto inizialmente previsto.
Con questo accordo Boeing si conferma tra i più grandi appaltatori del governo americano, con cui solo nel 2016 ha concluso contratti per più di 26 miliardi di dollari.