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Dal territorio, la spinta propulsiva del centrodestra. Parla Alessandro Cattaneo (Forza Italia)

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Berlusconi elemento di sintesi del centrodestra, Tajani un orgoglio di Forza Italia, ma è tutti insieme che si può arrivare a un grande risultato. Alessandro Cattaneo, candidato di Forza Italia al collegio di Pavia-Oltrepo, è convinto che la forza del centrodestra arrivi dalla capacità di governare bene il territorio, proprio perché è da lì che arriva. Ex sindaco di Pavia (dal 2009 al 2014) e ora membro dell’Ufficio di Presidenza e responsabile nazionale della formazione del partito di Silvio Berlusconi, Cattaneo si sta muovendo sul territorio per portare avanti la sua campagna elettorale. Ecco cosa ha detto a Formiche.net.

Cosa manca a questa campagna elettorale?

I soldi. Questa è la prima campagna elettorale senza finanziamento pubblico ai partiti, quindi è inevitabile che anche la campagna elettorale ne risenta. C’è un doppio binario della comunicazione: da una parte i leader che espongono le loro posizioni in tv e dall’altra i militanti che si organizzano e si muovono capillarmente sul territorio.

I vari leader, come ha detto lei, si stanno esponendo in tv. Non pensa che la presenza, per il centrodestra, principalmente di Berlusconi, indebolisca la coalizione?

Silvio Berlusconi è un elemento di sintesi che porta avanti le proposte delle forze di centrodestra. La fiducia nei suoi confronti è indiscussa, malgrado non sia candidabile a causa della vergognosa gogna giudiziaria di cui è stato vittima in tutti questi anni.

Berlusconi ha fatto spesso il nome di Tajani candidato leader, ma non ha voluto scoprire le carte…

Antonio Tajani è un orgoglio per Forza italia. Come presidente del Parlamento europeo è stimato in Europa e non solo dalle forze del centrodestra, che però sono tante, per cui fare un unico nome è forse riduttivo.

Passiamo al suo collegio (Pavia-Oltrepo). Come si sta muovendo per la sua campagna?

La campagna elettorale è un’occasione per visitare i mercati di tutti i comuni che fanno parte della mia circoscrizione. Si può avere uno scambio diretto con i cittadini e con i sindaci che ogni giorno governano il territorio ed è proprio dal territorio che si può partire per innescare il buon governo. Infine sono abituato a lavorare con i social network, un altro modo per stare in contatto con i cittadini. Mi muovo a testa alta, in questi territori, forte della mia storia politica (anche da sindaco di Pavia) e dei buoni risultati che ero riuscito a ottenere.

Tre proposte, se venisse eletto, per il suo territorio?

La prima: più potere ai sindaci in ambito di sicurezza e maggiori risorse alle Forze dell’ordine che si muovono sul territorio. La seconda: potenziamento e miglioramento delle infrastrutture, che richiedono manutenzione e quindi maggiori investimenti; la terza: lavoro, potenziando le realtà locali già virtuose e che rendono grande il nostro territorio. Il vino, da queste parti, è il nostro petrolio, dovremmo valorizzarlo e incentivare le aziende che ogni giorno lo rendono un prodotto di primissima qualità riconosciuto in tutto il mondo.

Proviamo, invece, a fare un passo avanti. Il 5 marzo, se nessuno avrà la maggioranza, con chi si potrebbe alleare Forza Italia?

L’unico asse possibile è quello del centrodestra, con la Lega con cui condividiamo progetti e risultati anche sul territorio. L’errore più grande che si può fare, in questo momento, è votare il Movimento 5 Stelle, perché dove ci sono esperienze di buon governo delle amministrazioni locali, i 5 Stelle non esistono. Il voto di protesta non costruisce il futuro, bisogna guardare i candidati e la loro storia politica.

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