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Così il Congresso americano aumenta il budget della Difesa

Pentagono

Il Senato degli Stati Uniti ha recentemente approvato un piano che prevede lo stanziamento di nuove risorse da destinare al budget della Difesa Usa per un valore di 700 miliardi di dollari per il 2018 e 716 miliardi per il 2019. La notizia dell’intesa tra gli schieramenti politici impegnati nella discussione sul rilancio delle spese militari e sull’ammodernamento dei sistemi d’arma in dotazione alle forze armate Usa è un segnale più che positivo che il Congresso ha inteso indirizzare all’industria della Difesa nazionale e internazionale.

Come riportato dai media di settore, ancora non sono state fornite informazioni di dettaglio sui capitoli di spesa che andranno a essere potenziati, anche perché il piano in questione dovrà ora superare la tagliola del ramo basso del Congresso e non si esclude una discussione approfondita tra democratici e repubblicani per individuare possibili ulteriori modifiche da apportare rispetto a quanto sancito nelle ultime ore dal Senato.

Sebbene la discussione tra le forze politiche prosegua ininterrottamente, già si registrano i primi commenti positivi da parte di coloro che da tempo sostengono la necessità di rilanciare gli stanziamenti destinati alla Difesa. È di queste ore la dichiarazione di Mitch McConnell, senatore repubblicano del Kentucky, che ha affermato: “L’accordo raggiunto metterà finalmente da parte quei tagli che hanno indebolito la Difesa e messo a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

Sulla stessa linea d’onda il messaggio di un esponente della minoranza al Senato, Chuck Schumer, democratico dello stato di New York, che ha rincarato la dose: “Dopo mesi di tagli, questo accordo sul budget rappresenta il primo vero germoglio dell’intesa bipartisan che vuole interrompere il lungo ciclo di crisi nella spesa pubblica che ha disgregato il Congresso e ostacolato la classe media americana”. L’entusiasmo delle affermazioni rilasciate alla stampa ha un peso particolare poiché McConnell e Schumer rivestono il ruolo di leader per i due schieramenti politici al Senato e le rispettive prese di posizione sono espressione di una linea di pensiero trasversale e largamente condivisa.

L’accordo per il potenziamento del budget della Difesa trova, poi, pieno sostegno e appoggio da parte del senatore John McCain, voce autorevolissima e strenuo sostenitore del lavoro delle forze armate americane, che a poche ore dalla notizia dell’intesa ha dichiarato: “Senza questo piano i nostri militari non sarebbero in grado di difendere la nostra nazione, proprio come il Segretario della Difesa Jim Mattis e la nostra leadership militare da tempo sostengono”.



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