Gli Stati Uniti rafforzano la loro azione di contrasto alle minacce ibride, in particolare le fake news. Grazie ad una nuova partnership stretta in ambito federale, il Pentagono trasferirà al Global Engagement Center (Gec) del Dipartimento di Stato 40 milioni di dollari che nel 2018 finanzieranno azioni volte a ridurre l’impatto della propaganda e della disinformazione operate da attori statali.
LE AZIONI IN PROGRAMMA
Una di queste iniziative, spiega una nota, è la creazione di un Information Access Fund per sostenere – inizialmente con circa 5 milioni di dollari – partner pubblici e privati che lavorano per denunciare e contrastare la propaganda e la disinformazione di nazioni straniere. Alle sovvenzioni, potranno accedere gruppi della società civile, fornitori di contenuti multimediali, organizzazioni non governative, centri di ricerca e sviluppo, società private e istituzioni accademiche. Separatamente, il Gec avvierà una serie di progetti pilota sviluppati con il Dipartimento della Difesa.
I FARI SULLA RUSSIA
Nel settore delle fake news e delle campagne d’influenza e destabilizzazione, l’osservato speciale Oltreoceano, nemmeno a dirlo, è la Russia. Il tema delle possibili interferenze del Cremlino nella vita politica americana (e non solo, come ha spiegato a Formiche.net l’esperta Laura Galante) è oggetto di specifiche indagini come il cosiddetto Russiagate, ma anche di approfonditi report dell’intelligence a stelle e strisce che identificano l’attivismo informatico di Mosca come una delle maggiori minacce per la sicurezza nazionale nei mesi a venire.