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Un avvocato per Di Maio. Intervista a Mauro Vaglio presidente degli avvocati di Roma e candidato del M5S

Dalla politica forense – è il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma – a quella nazionale, con l’obiettivo di essere eletto al Senato tra le fila del MoVimento 5 Stelle. Mauro Vaglio è una delle figure che Luigi Di Maio ha pescato dal mondo delle professioni per puntellare la sua squadra di candidati in vista delle prossime elezioni. “Ho accettato di correre perché voglio contribuire a cambiare questa politica che ha devastato il nostro Paese negli ultimi 20 anni”, ha spiegato in questa conversazione con Formiche.net Vaglio. Che ha anche replicato alle polemiche sollevate da alcuni avvocati iscritti all’ordine di Roma sulla sua candidatura e soprattutto dalla collega – ed esponente di + Europa – Giulia Crivellini che ha presentato un esposto al Garante della Privacy in merito in particolare a due e-mail inviate da Vaglio nel corso della campagna elettorale. “C’è qualcuno che tenta di cavalcare un argomento totalmente inesistente”, ha risposto il candidato M5s a Formiche.net .

Vaglio, perché ha deciso di presentarsi con il MoVimento 5 Stelle? Com’è nata la sua candidatura e il suo rapporto con Luigi Di Maio?

È l’unica forza politica credibile e coerente e che fa sperare in quel cambiamento di cui ho parlato. Ritengo di essere stato scelto tra coloro che non erano iscritti al Movimento in virtù della mia storia personale che rispecchia i principi e i valori di questa grande forza politica, oltre che delle mie competenze.

Ritiene anche lei che sia in corso un processo di “normalizzazione” o “costituzionalizzazione” del movimento come rilevano molti osservatori?

Il programma politico presentato dal Movimento 5 Stelle è veramente rivoluzionario perché mette finalmente al centro la qualità di vita della persona. E questo, considerato gli ultimi governi di destra e sinistra che hanno fatto solo tagli e gli interessi delle banche e dei burocrati, rappresenta davvero il cambiamento di cui il Paese ha bisogno.

Ha conosciuto Davide Casaleggio e Beppe Grillo? 

Non ho avuto occasione di conoscerli.

Da avvocato – e da persona che ha a lungo guidato l’Ordine di Roma – quali sono le sue priorità se dovesse essere eletto?

Onestà, legalità, semplificazione burocratica, diminuzione della durata dei processi, sicurezza, reddito e pensione di cittadinanza, un fisco più equo e che non consideri il contribuente un suddito da spremere. E tanto altro che trovate nei 20 punti del programma.

Come pensa debba essere riformata, in particolare, la giustizia civile così importante per la competitività del sistema Paese?

Serve un numero adeguato di magistrati e di personale amministrativo. Nel programma del Movimento tutto questo è già previsto, così come la riduzione a due tra tutti i riti ora esistenti.

Cresce il malcontento del mondo delle costruzioni rispetto al nuovo codice degli appalti. C’è addirittura chi ne propone l’abolizione. Che ne pensa?

Sicuramente il vigente codice degli appalti è deleterio in un settore così importante per l’Italia. Bisognerà adeguarsi alla normativa europea. Va modificato per garantire trasparenza e per contrastare la corruzione che si annida nelle zone d’ombra.

Come giudica questo primo approccio con la politica? Deluso o tutto sommato se l’aspettava così?

Entusiasta. Il passaggio dalla politica forense a quella nazionale non è stato poi così traumatico. Si tratta sempre di fare il bene e gli interessi dei cittadini. Di questo devo ringraziare il Movimento, gli altri candidati, gli attivisti e tutta la “squadra” che mi supporta.

Che voto darebbe a questa campagna elettorale? In molti la criticano fortemente perché di scarsa qualità, eccessivamente polemica e poco concentrata sui temi, in particolare dell’economia e del lavoro?

Le sterili polemiche sono di chi non ha altro da proporre. Noi abbiamo un programma in 20 punti, reso pubblico già da parecchio tempo, che parla di questioni concrete per i cittadini e di questo vorremmo parlare. E di questo stiamo parlando ogni giorno tra la gente.

La sua candidatura ha causato numerose polemiche tra gli avvocati iscritti all’Ordine di Roma. Come risponde?

Sono gli stessi che hanno sempre polemizzato durante le campagne elettorali forensi e che poi negli ultimi 7 anni sono stati ogni volta sonoramente sconfitti dagli elettori. Null’altro da aggiungere.

L’avvocato Giulia Crivellini – candidata alle politiche tra le fila di + Europa – ha però presentato un esposto al Garante della Privacy.

Nonostante avessi già dato ampi chiarimenti in più occasioni, c’è ancora qualcuno che tenta di cavalcare un argomento totalmente inesistente, denunciando erroneamente un uso improprio da parte mia della lista email dell’Ordine degli avvocati di Roma. Nel merito torno a precisare quanto segue:

1 – Non vi è stato alcun uso improprio della lista email dell’Ordine degli avvocati di Roma.

2 – Le e-mail a cui si fa riferimento sono state inviate in base ad una lista di indirizzi da me costruita negli anni di servizio prestato ai colleghi e costituiscono un atto promesso e dovuto di informazione in merito alla mia candidatura al Senato della Repubblica e alle motivazioni che mi hanno condotto a questa decisione.

3 – Nelle predette comunicazioni non era presente alcun contenuto politico o di propaganda.

4 – È di tutta evidenza che ove dovessi decidere di inviare comunicazioni di carattere politico o di propaganda provvederò a farlo sulla base di un previo consenso a ricevere, espresso in modo chiaro da parte dei destinatari.

5- Mi sono riservato di intraprendere tutte le azioni che la legge offre per tutelare il mio buon nome, la mia professionalità ed il mio operato nei confronti di chi, non avendo altri argomenti per proporsi agli elettori, tenta di ottenere una pubblicità gratuita sui giornali e sui mezzi di informazione diffondendo notizie false e diffamatorie.

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