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Le ultime dal salone Dimdex di Doha, tra la visita di Roberta Pinotti e le novità per Beretta e Leonardo

È arrivato anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti ad arricchire la già nutrita delegazione italiana a Doha per il salone Dimdex, dedicato alla difesa navale. Accompagnata dall’ambasciatore d’Italia in Qatar Pasquale Salzano, e dal capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Valter Girardelli, il ministro ha raggiunto le industrie italiane della difesa che sono accorse in numero alla rassegna qatarina. Oltre e Fincantieri, c’è il colosso nazionale Leonardo, la joint venture missilistica Mbda e il Gruppo Elettronica, specializzato in EW e cybersecurity grazie alla controllata Cy4Gate.

IL RUOLO DI FINCANTIERI

D’altronde, i rapporti tra Roma e Doha sono più forti che mai. Fincantieri è l’unico diamond sponsor dell’evento, forte della commessa da 5 miliardi di euro per 7 navi siglata lo scorso anno con la Marina del Qatar. L’accordo ha permesso di instaurare “un rapporto di lunga durata che consente non solo corvette (ndr, il nome della commessa), ma anche una relazione di lungo periodo tra la Marina del Qatar e il nostro Paese”, ci aveva spiegato l’ambasciatore Salzano. La commessa, aveva aggiunto, “riguarda non solo Fincantieri ma anche Leonardo, MBDA ed Elettronica: un sistema Italia che viene premiato dalla scelta del Qatar di rivolgersi all’Italia preferendola ad altre nazioni tradizionalmente inserite in questo contesto; ciò ci fa particolarmente piacere perché premia l’eccellenza dell’alta tecnologia italiana”.

L’ACCORDO DI BERETTA

Il viaggio della Pinotti replica tra l’altro quello di ottobre, ed è il quarto nel giro di quattro mesi di esponenti del governo italiano se si considerano le visite del premier Paolo Gentiloni e dei ministri Alfano e Minniti. Tra l’altro, la giornata di ieri si è aperta con la firma dell’accordo tra Beretta Holding e il gruppo qatarino Barzan, finalizzato alla creazione di una joint venture che fornirà armi di difesa leggere, con tecnologia all’avanguardia, alle Forze di difesa del Qatar. L’intesa, per la quale la holding italiana avrà una quota minoritaria nel nuovo progetto industriale, prevede la creazione di un nuovo sito produttivo, che verrà realizzato a Doha, per armi leggere portatili, nella prospettiva in futuro di espandere le attività alla produzione di innovativi sistemi d’arma.

LA CONFERENZA SU NAVE MARGOTTINI

Questa mattina si è inoltre tenuta una conferenza stampa a bordo di Nave Margottini, la Fremm della Marina militare italiana che è in sosta a Doha fino al 15 marzo. A spiegare il gioiello della cantieristica navale italiana è stato il comandante Giuseppe Lai, alla presenza dell’ammiraglio Girardelli e dell’ambasciatore Salzano. Presente anche Carlo Festucci, segretario generale dell’Aiad, chiamato a illustrare lo stato dell’arte dell’industria nazionale nel comparto difesa nonché i programmi futuri. Consegnata nel febbraio del 2014, la Fremm Margottini è allestita con sistemi tecnologici di ultima generazione. Realizzata da Fincantieri, porta a bordo la sistemistica di Leonardo e gli armamenti di MBDA, proprio come le navi che il Qatar a acquistato lo scorso anno. Nave Margottini trasporta a bordo anche l’elicottero multiruolo NH90, lo stesso la cui vendita in 22 esemplari dovrebbe a breve essere ufficializzata dal Qatar. Per Leonardo l’ordine potrebbe valere circa 750 milioni di dollari.

LE NOVITÀ IN CASA LEONARDO

Al salone di Doha il campione di piazza Monte Grappa ha portato l’ampia offerta nel campo della difesa navale. Tra i sistemi esposti, ha fatto il suo debutto anche l’OTO Marlin 40, l’ultimo nato nella famiglia dei sistemi di difesa navali. “La torretta navale OTO Marlin 40 – ha spiegato l’azienda – risponde alle esigenze delle Marine moderne di impiegare in pattugliamento imbarcazioni che soddisfino i requisiti di velocità e manovrabilità e che, al contempo, abbiano a bordo le migliori tecnologie esistenti in termini di prestazioni”. Sempre dal Dimdex è poi arrivata la notizia del successo del “cyber assessment” condotto sulla torretta navale OTO 76/62 Super Rapid (SR), la quale ha dimostrato un’elevata resilienza alla minaccia di attacchi cyber. La valutazione è parte di un processo portato avanti da Leonardo per garantire che i propri prodotti e sistemi siano protetti contro eventuali attacchi cyber ostili.

(Foto Twitter: ItalyinQatar)


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