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Bilancio da record e nuovo piano industriale, come cresce Enav

Traffico di rotta in aumento del 4%, un utile netto record di 101,5 milioni di euro e investimenti per 650 milioni nei prossimi 5 anni per lo sviluppo di nuove tecnologie. Sono questi i numeri del 2017 della Società nazionale di assistenza al volo (Enav) usciti dal cda che, riunitosi oggi sotto la presidenza di Roberto Scaramella, ha approvato il bilancio per lo scorso anno e lanciato il nuovo Piano industriale 2018-2020. Nei piani della Società c’è una crescita di lungo termine in Italia e all’estero, puntando su innovazione e razionalizzazione del modello operativo.

LE PAROLE DELL’AD

“I risultati del 2017 vanno al di là delle attese in un contesto di complessivo aumento del traffico aereo”, ha spiegato l’amministratore delegato della società Roberta Neri. “Le nuove procedure operative, come il Free Route, unite alla puntualità e qualità del servizio, ci hanno consentito di attrarre molte rotte aumentando i ricavi”, ha aggiunto la manager. “L’attenzione ai costi e la valorizzazione delle risorse interne hanno contribuito a migliorare ulteriormente le nostre performance economico-finanziarie” che effettivamente mostrano una buona performance di crescita, prevista anche per il 2018.

IL TRAFFICO DI ROTTA E DI TERMINALE NEL 2017

“Grazie alla possibilità di pianificare rotte più brevi e considerate le performance di Enav dal punto di vista della puntualità e della qualità del servizio – spiega la Società in una nota – nel 2017 sono state attratte molte rotte che nel 2016 non attraversavano lo spazio aereo italiano”. Il traffico di rotta, in termini di unità di servizio, rispetto al 2016 è aumentato del 4%, nonostante la parziale restrizione dello spazio aereo libico. Ciò è attribuibile principalmente all’aumento della componente di sorvolo (aerei che attraversano lo spazio aereo senza decollare o atterrare in Italia) che ha registrato un +5,9%, ma anche per l’aumento dei voli che per la maggiore distanza media percorsa. Anche il traffico nazionale ed internazionale ha registrato una buona crescita in termini di unità di servizio, rispettivamente del 2,8% e del 2,9%. Il traffico di terminale (che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di circa 20 km dalla pista), è aumentato del 3% in termini di unità di servizio rispetto al 2016. Tale aumento è attribuibile, in gran parte, alla crescita della componente di traffico internazionale che ha fatto registrare un +3,9%, ed al buon andamento del traffico sulla maggior parte degli scali principali nazionali.

IL BILANCIO 2017

Per quanto riguarda i risultati finanziari, i ricavi netti consolidati hanno raggiunto 881,8 milioni di euro, in crescita dell’1,9% rispetto al dato del 2016. I ricavi da attività operativa si attestano invece a 863,2 milioni di euro registrando un incremento del 7,0%. Tale performance è legata alla crescita dei ricavi di rotta e di terminale, rispettivamente del 5,5% a 615,3 milioni di euro e del 12,4% a 219,6 milioni. I ricavi da mercato terzo si attestano a 14,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 14,6 milioni di euro del 2016. I costi operativi si attestano a 598,2 milioni di euro, in diminuzione del 2% rispetto al 2016, mentre il costo del personale, pari a 478,4 milioni di euro, è rimasto stabile. L’Ebitda è aumentato dell’11,3% a 283,6 milioni di euro, mentre L’Ebit cresce invece del 25,5% raggiungendo 146,7 milioni di euro. L’utile netto consolidato del 2017 mostra un incremento del 32,9% rispetto all’anno precedente attestandosi a 101,5 milioni di euro e raggiungendo il livello più alto nella storia della Società. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è pari a 117,5 milioni di euro, in incremento di 17,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. Di conseguenza, il cda ha deciso di proporre all’Assemblea un dividendo di 0,1864 euro per azione, pari a 101 milioni di euro.

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE

“Guardando avanti, riteniamo che il nuovo modello operativo delineato dal piano industriale darà un grande impulso a tutto il sistema del trasporto aereo nazionale con benefici in termini di performance, produttività e competitività”, ha spiegato l’ad Roberta Neri. “L’introduzione di nuove tecnologie – ha aggiunto – farà inoltre crescere la professionalità del personale operativo, creando nuove opportunità di sviluppo professionale”. In tal senso, Enav prevede di investire nei prossimi 5 anni complessivamente circa 650 milioni di euro, autofinanziati, finalizzati allo sviluppo e all’implementazione di nuove piattaforme tecnologiche, alla formazione e addestramento del proprio personale e alla modernizzazione e trasformazione di alcune infrastrutture propedeutiche alla transizione al nuovo modello operativo, tra cui l’avvio dei lavori del nuovo centro di controllo di Milano, la graduale riconversione del centro di Brindisi, e successivamente Padova, in hub per la gestione delle torri remote e la realizzazione delle stesse torri remote presso gli aeroporti.

IL MODELLO OPERATIVO E L’INNOVAZIONE

In particolare, sono tre le linee guida del nuovo Piano industriale 2018-2020. Primo, un nuovo modello operativo agile e flessibile, “capace di aumentare produttività, competitività e di ottimizzare i costi”. In tal senso, Enav prevede il consolidamento dei quattro centri di controllo sulle due sedi di Roma e Milano. Entro il 2022, Roma e Milano, che già gestiscono l’avvicinamento sui maggiori aeroporti nazionali, assorbiranno anche le attività di quasi tutti i centri di avvicinamento dislocati sulle torri di controllo. I centri di controllo di Brindisi, gradualmente fino al 2022, e nel quinquiennio successivo di Padova, saranno il fulcro di un’importante trasformazione tecnologica e industriale; verranno infatti gradualmente trasformati nei due hub dai quali progressivamente verranno gestite da remoto le torri di controllo e le attività principali di altri aeroporti e lo sviluppo delle tecnologie ad essi pertinenti.

Secondo, il rafforzamento della leadership di Enav nel campo dell’innovazione di Enav con lo sviluppo delle future piattaforme per il controllo del traffico aereo. In linea con i requisiti del Cielo unico europeo, Enav punta su progetti innovati come il Data Link (consente le comunicazioni terra/bordo/terra per via telematica senza far ricorso alle comunicazioni verbali via radio) e il sistema MTCD (in grado di supportare il controllore del traffico aereo nella rilevazione dei possibili conflitti di traffico con molti minuti di anticipo, consentendo una ripianificazione delle traiettorie con congruo margine).

LA CRESCITA NEL MERCATO NON REGOLATO

Terza linea guida del nuovo Piano di Enav è la crescita nel mercato non regolato, sia in Italia sia all’estero. L’obiettivo è consolidare la presenza nei 29 Paesi dove ha già acquisito contratti, e valutare eventuali opportunità di crescita attraverso operazioni di M&A. In tale contesto, riveste un ruolo rilevante l’investimento della Società nella prima piattaforma mondiale di sorveglianza satellitare Aireon, di cui Enav deterrà a regime il 12,5%. La piattaforma, grazie ad un investimento di 61 milioni di dollari, sarà operativa all’inizio del 2019 e sarà l’unico sistema di sorveglianza al mondo in grado di offrire una copertura su 100% del globo (oggi il 30%). La Società si propone però anche come operatore di riferimento per lo sviluppo del mercato dei velivoli a pilotaggio remoto (droni), ancora in fase embrionale ma con grandi potenzialità, consentendo l’impiego di questi mezzi per un numero crescente di servizi di pubblica utilità, rendendo più sicure le operazioni. A questo proposito la Società ha avviato un processo di selezione di un partner industriale per la creazione di una NewCo, di cui deterrà il 60%, che si occuperà di sviluppare uno specifico modello di gestione del traffico aereo per i sistemi unmannd (Uav).

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